“La scelta della Giunta regionale di centrosinistra di istituire il nuovo Parco del Monviso, all’interno del disegno di legge di riordino delle aree protette piemontesi è errata sotto diversi profili. Prima di tutto perché non vi è stato nessun confronto con il territorio; secondariamente perché l’aumento smisurato dell’area protetta comporta vincoli stringenti per i residenti che l’attuale disposizione di legge non bilancia in modo equo”. È questa la posizione dei consiglieri regionali di Forza Italia Franco Graglia e Gianluca Vignale che domani parteciperanno al dibattito “Il Parco del Monviso ed il suo territorio: una convivenza possibile?” organizzato dalle Sezioni Provinciali di Cuneo della Federazione Italiana della caccia e dell’Unione Nazionale Enalcaccia, pesca e tiro.
“Il Monviso è già un MaB Unesco – spiega Graglia –, inserito peraltro all’interno del Parco del Po e quindi ampiamente tutelato. Non si comprende quindi l’utilità di imporre un ulteriore vincolo agli abitanti e operatori che vivono nell’area interessata: una scelta che creerà maggiori problemi senza alcun beneficio effettivo. Tra le tante questioni si pensi ad esempio che un’area vincolata è un’area dove c’è più pressione faunistica”.
“Credo che quale assessore uscente alla Montagna – conclude Vignale – abbia dimostrato sul campo l’attenzione del centrodestra per il Monviso: una realtà dalle grandi potenzialità turistiche che ho cercato di rafforzare con ingenti investimenti. Si pensi ad esempio agli interventi che ho promosso per il Buco di Viso e per valorizzare il Gran Tour Escursionistico del Monviso. La nostra contrarietà credo che quindi dovrebbe assumere autorevolezza e portare ad un ripensamento la Giunta Chiamparino”.