“Ormai è una Regione sempre più ‘a misura di ricorso’ sulla sanità. Sono tutti scontenti delle decisioni assunte dall’assessore Antonio Saitta, sia gli operatori pubblici sia quelli privati”. È questa la chiosa pronunciata dal vice presidente del consiglio regionale, Daniela Ruffino, a margine dell’audizione dei rappresentanti del Comitato di Difesa e Valorizzazione dell’Ospedale San Luigi di Torino e dei rappresentanti dell’Associazione Italiana Ospedalità Privata (Aiop) in IV Commissione.
“Da un lato – spiega l’esponente regionale – è emersa con forza la questione del futuro del San Luigi dove l’assessore aveva dichiarato che attenderà la nomina del nuovo direttore generale prima di aprire un tavolo che ne determini la mission. Una scelta che di fatto condanna una struttura d’eccellenza a vedere prolungata la sua agonia visto il ricorso che pende sul bando per la nomina dei direttori”.
“Dall’altro vi è poi il fronte aperto con il mondo privato – aggiunge Ruffino – con un ricorso da parte dell’Aiop attivato a fronte della assenza di un dialogo e confronto con loro da parte dell’assessorato. Oggi è emerso quindi un forte grido d’allarme dal mondo privato per il mantenimento dei livelli occupazionali”.
“A causa della poca chiarezza delle linee politiche sanitarie del centrosinistra – conclude Ruffino – sono a rischio centinaia di posti di lavoro. Non è possibile che Saitta non apra una seria trattativa con il mondo degli operatori privati a causa di una posizione di stampo prettamente ideologico. L’assessore dovrebbe ricordarsi che il mondo privato nella sanità regionale da lavoro al oltre 5mila persone, le quali meritano forme di tutela. Dopo le audizioni di oggi mi aspetto finalmente delle risposte da parte dell’assessore alla Sanità”.