SCUOLA, RUFFINO: CHIAMPARINO INTERVENGA IN CONFERENZA STATO REGIONI PER TUTELARE I PRECARI

“La riforma della Buona Scuola è uno schiaffo alla dignità dei docenti precari. Ho presentato un ordine del giorno per chiedere al presidente Chiamparino di intervenire in Conferenza Stato Regioni”. A lanciare l’appello Daniela Ruffino, vicepresidente del Consiglio regionale.

Il nodo del contendere, contenuto all’interno del DDL Buona Scuola, è rappresentato dalla disparità di trattamento tra le varie tipologie di insegnanti che ambiscono all’assunzione. In particolare a lasciare perplessi è il divieto imposto ai dirigenti scolastici di stipulare contratti per chi raggiungerà 36 mesi di servizio anche non continuativi, cioè quegli insegnanti che secondo una sentenza della Corte europea, possiedono già i requisiti per essere assunti a tempo indeterminato. Così come non si comprende la ragione per la quale siano esclusi dalle assunzioni gli abilitati di seconda fascia, cioè coloro i quali hanno conseguito l’abilitazione Pas. Un controsenso visto che si tratta di insegnanti che hanno svolto almeno tre anni di docenza nelle scuole e che si sono accollati una spesa di 2500 euro per l’attivazione delle procedure imposte dal Miur al fine di poter accedere all’insegnamento.

“Sulla scuola Renzi ha fatto grandi proclami – spiega Ruffino – ma oggi i nodi vengono tutti al pettine. Francamente, da un ex sindaco come l’attuale premier, mi sarei aspettata una maggiore concretezza e conoscenza della materia. Una norma che doveva dare una risposta alla frustrazione di migliaia di supplenti, che da anni insegnano senza alcuna sicurezza, garantendo continuità didattica e professionalità nonostante tutto, si sta tramutando nell’ennesima beffa”.

“L’ordine del giorno che ho presentato – conclude l’esponente azzurra – confido possa portare anche le Regioni a farsi promotrici, nei confronti del governo, di una azione di moral suasion per modificare l’attuale riforma, a tutela degli abilitati con Pas. Si tratterebbe esclusivamente del riconoscimento delle funzioni fino ad ora svolte con estrema passione da chi la professionalità l’ha acquisita sul campo”