“L’atto aziendale dell’Asl To1 conferma quanto noi denunciamo da tempo, ovvero che l’Oftalmico è destinato allo smembramento”, lo dichiara il consigliere regionale Gian Luca Vignale, dopo l’appovazione dell’atto da parte dell’Azienda Sanitaria Torinese che cancella le strutture complesse di Oculistica A, B, C, di Oculistica Universitaria, Anestesia, Laboratorio analisi e le strutture semplici dipartimentali di Medicina e diabetologia dal presidio senza che vi siano previsioni di loro trasferimenti in altri presidi torinesi.
“La dimostrazione che si procederà allo smembramento dell’ospedale – prosegue Vignale – è che probabilmente verranno “recuperate” 2 strutture dell’Oftalmico al Martini e alla Città della Salute. Questo significa che i piemontesi non riavranno più le eccellenze e i reparti oggi operativi, con un danno enorme alla nostra salute e alla sanità regionale”.
Di 100 pazienti che vengono curati all’Oftalmico “solo” 39 sono della Città di Torino, mentre 45 della provincia e i rimanenti delle altre province piemontesi o da altre regioni. Secondo Vignale questi dati evidenziano come “la chiusura del presidio porterà ad un allungamento delle liste d’attesa per visite, interventi ambulatoriali e chirurgici in tutta la provincia di Torino e in tutta la regione. Inoltre spezzettando le competenze in ospedali differenti verrà meno un Pronto soccorso dedicato alla cura degli occhi e una specializzazione che solo un numero così alto di interventi ha dato nel tempo”.
“Una dopo l’altra le bugie del centrosinistra – prosegue – vengono inevitabilmente a galla. Anche i consiglieri di maggioranza che in incontri pubblici hanno garantito che non sarebbe stato toccato devono mettersi l’anima in pace e constatare quali e quanti servizi sanitari questa giunta sta tagliando. Ma i consiglieri e i partiti politici (PD in testa) che nella scorsa legislatura –nonostante il Piano sociosanitario prevedesse il trasferimento dell’intero Oftalmico nella nuova Città della Salute- hanno raccolto firme, sfilato insieme al Comitato, presentato Ordini del Giorno dove sono finiti?”
“Oltre ad aver già presentato una mozione per impedire la chiusura dell’ospedale – conclude – che, fra l’altro, sarebbe più dispendiosa che non tenerlo aperto, faremo ogni atto possibile per evitare che un’eccellenza piemontese in tutta Italia venga chiusa.”
I numeri dell’Oftalmico.
Dotato di 5 sale operatorie operative dalle 8,00 alle 19,30, di numerosi ambulatori e dell’Unico pronto soccorso specialistico su tutta la regione la produzione del Presidio nel 2013 (aumentata nel 2014) è stata di: 13.000 interventi chirurgici, 55.000 prestazioni ambulatoriali e 52.000 passaggi in Pronto soccorso.
Tutto ciò è possibile unicamente per la presenza nello stesso luogo di personale medico e infermieristico dedicato esclusivamente alla cura delle patologie oftalmologiche.