PSICHIATRIA, VIGNALE: APPROVATA MOZIONE CHE PREVEDE SOSTANZIALI MODIFICHE ALLA DELIBERA 30. OGGI VINCONO I PAZIENTI, I LORO FAMILIARI E GLI OPERATORI

“Se da subito vi fosse stato un confronto non avremmo perso mesi, obbligato associazioni, gestori, enti locali a dover ricorrere al TAR. Comunque oggi con l’accoglimento del nostro atto d’indirizzo non vince tanto Forza Italia quanto piuttosto i pazienti, i loro familiari e gli operatori di questo delicato settore”. A dichiararlo il consigliere regionale di Forza Italia, Gianluca Vignale, che negli scorsi mesi ha fatto una lunga battaglia per convincere la Giunta Chiamparino a concertare con tutti i soggetti in campo nell’ambito della psichiatria e che oggi vede accolto all’unanimitàl’ordine del giorno presentato da Forza Italia.
“Il documento che abbiamo presentato ed è stato approvato impegna la Giunta a apportare significative migliorie alla delibera sul riordino psichiatrico, spiega l’esponente azzurro. In primo luogo verràistituito un Osservatorio permanente sulla psichiatria al fin di migliorare la delibera di riordino dei servizi psichiatrici e successivamente valutare la qualitàdelle prestazioni erogate e il grado di soddisfazione dell’utenza. Verràgarantito, inoltre, a garanzia dei pazienti che sono ospitati in strutture a carattere terapeutico-riabilitativo come le Comunità Alloggio e i gruppi appartamento a copertura oraria 24 e 12 ore, una nuova tipologia di struttura intermedia. Infine viene sancito un diritto fondamentale per i pazienti e cioè che l’inserimento dell’utente in una struttura avvenga con la sottoscrizione di un accordo/impegno di cura tra DSM, struttura ospedaliera e utente e familiari: insomma ci saràlibertàdi scelta della struttura ospitante. Insomma rimettiamo al centro il paziente e la sua riabilitazione che secondo l’orientamento precedente della Giunta tendeva a derubricare tutti i servizi come meramente assistenziali”.
Conclude Vignale: “Quando la Regione non sarà più sottoposta al Piano di rientro monitoreremo che la compartecipazione alla spesa non sia più per il 60% a carico delle famiglie, ma venga assunta maggiormente a carico dello Stato così come avviene in altre Regioni italiane. Allo stesso modo provvederemo a monitorare che si garantisca la presenza di una struttura residenziale da 20 posti letto destinata ad accogliere soggetti il cui inserimento viene coattivamente deciso dall’autoritàgiudiziara; al fine di evitare convivenze non compatibili”.