VIGNALE: BILANCIO SANITA’ CERTIFICA FALLIMENTO DELLA REVISIONE DELLA RETE OSPEDALIERA DI SAITTA- CHIAMPARINO

“L’obiettivo dichiarato era ridurre la spesa (e i servizi ai cittadini) per poi aumentare le risorse da investire sul territorio, sulle tecnologie più avanzate e sulla prevenzione. Purtroppo i fatti hanno dimostrato che l’unico risultato raggiunto è stato il taglio di ospedali, posti letto e risorse al sistema sanitario regionale. In poche parole un vero e proprio fallimento della giunta Chiamparino” lo dichiara il consigliere regionale di Forza Italia, Gian Luca Vignale, consultando i dati relativi alla Sanità del Bilancio di previsione finanziario 2016-2018 presentato oggi in Commissione consiliare.
“Il bilancio di previsione 2016-2018 mette nero su bianco – prosegue Vignale – il fallimento di questa giunta. La spesa dedicata alla Sanità piemontese aumenta di 200 milioni di euro nel 2016, grazie a fondi nazionali e non regionali, per poi diminuire drasticamente di quasi 400 milioni di euro nel 2017 e nel 2018. Eppure Chiamparino pochi mesi fa dichiarava che grazie alla riforma sanitaria avremmo registrato aumenti per oltre 400 milioni di euro l’anno. Delle due l’una: o Saitta e Chiamparino mentivano sapendo di farlo o non sanno dare di conto oppure hanno imposto al Piemonte una revisione dannosa e mal organizzata ”.
“Saitta e Chiamparino – spiega– avevano più volte dichiarato che la riforma sanitaria, da noi osteggiata, che si accingevano ad attuare avrebbe dovuto riportare forti investimenti per garantire migliori servizi ai cittadini e al territorio e migliorare le infrastrutture e tecnologie sanitarie. Per questo motivo ci saremmo aspettati un bilancio di previsione con un segno più nell’edilizia sanitaria e nei capitoli dedicati all’assistenza ospedaliera. Invece nel bilancio di previsione 2016-2018 troviamo solo riduzioni. L’unico dato in aumento è il capitolo dedicato alle infrastrutture, ma si tratta di fondi nazionali e non regionali.”.
“Andando più a fondo – conclude Vignale – si registra uno spostamento di 200 milioni di euro dei fondi dedicati alle Aziende sanitarie locali a vantaggio delle Aziende ospedaliere. Questo significa che oltre a non potenziare l’assistenza domiciliare si riducono i fondi destinati al territorio per aumentare le risorse per i grandi ospedali”.