
“Il Piano Rifiuti che ha presentato la Giunta Chiamparino oggi in aula porta con se un pesante carico sia economico, sotto forma di nuove imposte, sia dal punto di vista culturale e sociale visto che sposa l’idea nuovamente della realizzazione di nuovi inceneritori”. Questa la presa di posizione dei consiglieri regionali di Forza Italia Gianluca Vignale e Diego Sozzani in apertura del dibattito sul nuovo Piano Rifiuti Regionale.
Spiega Vignale: “L’attuale Piano, che prevede di passare nell’arco dei prossimi 4 anni dal 52 al 65%, sarà l’ennesima tassa occulta che il centrosinistra farà pagare ai cittadini piemontesi. Solo i costi di investimento per realizzare il Piano (fra i 90 e i 130 milioni di euro) rappresenteranno una tassa di 20/30 euro a piemontese. Se a ciò sommiamo il costo dell’aumento della raccolta differenziata raggiungiamo un maggior costo che andrà dai 50 ai 70 euro pro capite, con un aggravio per una famiglia di tre persone di 150/200 euro l’anno. L’aumento della raccolta differenziata si scontra, però, oggi con il 12% di rifiuti differenziati che finiscono in discarica o con il 50% delle plastiche che vengono bruciate e non trasformate.Aumentando i rifiuti differenziati chi li consumerà in una realtà quale quella odierna in cui il petrolio costa il 15% in meno del valore della plastica riciclata”.
Conclude Sozzani: “Il piano che si è discusso oggi in Aula nasce vecchio: sia perché si basa su dati del 2013, sia perché non ha il coraggio di innovare e di affrontare l’argomento con la volontà di trasformare il Piemonte in un esempio e un laboratorio per tutto il territorio italiano. Manca un approccio culturale al piano di gestione dei rifiuti. Parliamo per esempio di darsi degli obbiettivi: se si opta per l’incenerimento dei rifiuti – e il piano prevede nuovi inceneritori – non ha senso parlare di raccolta differenziata; se però si parla, come viene sottolineato nel Piano stesso, di economia circolare allora la differenziata diventa fondamentale, anzi, occorre elevarne le percentuali, sensibilizzare, promuovere, educare alla raccolta differenziata. Ma occorre decidere cosa si vuole fare, cosa che la Giunta non fa in nessun modo”.