URBANISTICA, PICHETTO E BALENA: SU CORSO GROSSETTO STOP ALLA POLITICA DEI RIPENSAMENTI

“Evitare procedure infinite è un dovere per una Pubblica Amministrazione che si voglia definire seria e credibile. Altrettanto prendere una decisione e tenere ferma la barra nel tempo: siamo nel 2016, non è possibile rimettere in discussione ogni anno una infrastruttura. Ci vuole certezza nelle scelte per attrarre investimenti statali e privati”. A sostenerlo il capogruppo di Forza Italia in Regione Piemonte, Gilberto Pichetto, durante le comunicazioni sul futuro del sottopasso di Corso Grosseto con l’avvicendarsi della Giunta Appendino a quella Fassino.
“Stop alla politica dei ripensamenti, basta alla politica del contro tutto e mettiamo fine alla politica dei consulenti – così l’esponente regionale -. Una delle criticità più sentite in Italia è che quando si parla di investimenti non si mantiene la stessa opinione per più di qualche anno. Peccato che così facendo si corrono dei rischi: si perde credibilità, si perdono investimenti, si ritardano risposte alle criticità dei cittadini”.
Conclude Pichetto: “Su corso Grossetto l’Amministrazione della Città di Torino rischia di far lievitare i costi dell’opera in modo del tutto gratuito. E questo solo per pagare il prezzo a delle piccole minoranze organizzate di professionisti del no”.
“Dicendo no all’opera” aggiunge il Commissario di Torino Davide Balena – ” la Giunta comunale mette in forse i fondi ricevuti per realizzare il sottopasso chev potrebbero essere anche revocati”.
“Vorrei ricordare al sindaco Appendino – conclude Balena – che lei oggi non rappresenta più soltanto il 30% del M5S ma è il sindaco di tutti i torinesi”.