SANITA’, RUFFINO: LA DELIBERA DELLA GIUNTA SULLA SEDE DEL NUOVO OSPEDALE UNICO DELL’ASL TO5 SUONA COME UNA PRESA IN GIRO PER GLI ABITANTI DELLA ZONA

“I sindaci martedì avevano presentato delle controdeduzioni puntuali alla scelta di Saitta di far ricadere su Moncalieri, l’opzione per realizzare la nuova struttura. Lo facevano controdeducendo i deficit di accessibilità stradale, ferroviaria e di sicurezza idrogeologica del sito stesso, preferendo tecnicamente quello di Villastellone con un approfondimento di studi tecnici al riguardo. Insomma credo che ci fossero sufficienti elementi per almeno prevedere un approfondimento degli Uffici al riguardo. Così non è e il patetico di tutta questa vicenda è che la stessa Giunta nelle sue dichiarazioni mette le mani avanti dicendo che ovvierà alle criticità di collegamenti che caratterizzano questa scelta. Il costo però del mancato ascolto lo sosterranno i cittadini di quelle aree per l’incapacità del centrosinistra di avere quel minimo di umiltà utile ad ascoltare le voci provenienti dal territorio: quelle che poi pagano in prima persona gli strali della cittadinanza scontenta”. A lanciare la denuncia il vicepresidente del Consiglio regionale piemontese Daniela Ruffino.

L’esponente azzurra aggiunge: “Dietro all’audizione frettolosa effettuata in Consiglio Regionale dei sindaci interessati dall’insediamento del nuovo ospedale unico dell’Asl TO5 è oggi evidente che stava l’indifferenza verso le loro deduzioni. L’assessore alla Sanità aveva già deciso e non voleva – come sua abitudine – aprirsi ad alcun tipo di confronto”.

Conclude Ruffino: “Cosa serve disporre audizioni facciata il martedì mattina se poi il lunedì della settimana dopo si assume una delibera che non prende in alcun modo in considerazione le controdeduzioni dei primi cittadini dei territori interessati? Forse la tutela dell’interesse collettivo sta solo in capo alla Regione e non agli Enti locali decentrati? Perché è questa la giustificazione che si legge tra le righe del comunicato della Giunta regionale per giustificare una scelta, l’ennesima, calata dall’alto e che creerà inefficienza e maggiori costi per l’Ente”.