IMMIGRAZIONE, VIGNALE: DOPO OLTRE 180 MILIONI DI EURO DI FONDI STATALI, ANCHE RISORSE REGIONALI PER L’INSERIMENTO LAVORATIVO DEGLI STRANIERI. ANCORA UNA VOLTA PENALIZZATI GLI ITALIANI

“Siamo al collasso: in PIemonte sono presenti oltre 14 mila richiedenti asilo. Questa giunta, come dichiarato oggi dall’Assessore Cerutti in Commissione, vuole continuare con l’accoglienza e lo stanziamento di risorse ai clandestini indiscriminatamente?”, se lo chiede il consigliere regionale di Forza Italia,Gian Luca Vignale a margine della III Commissione consiliare durante la quale l’assessore Cerutti ha dato informativa sui capitoli relativi all’assessorato allImmigrazione del piano finanziario regionale..

“La Regione Piemonte taglia sulla sanità – prosegue Vignale- sulle politiche sociali e sulle politiche del lavoro a sostegno di famiglie e giovani, ma trova fondi per centri di accoglienza per immigrati, per misure contro la discriminazione e da ieri anche per l’inserimento lavorativo dei richiedenti asilo. In poche parole per piemontesi ed italiani ci sono i tagli, per profughi risorse e politiche attive” .

Secondo i dati esposti, in Piemonte sono presenti 14288 richiedenti asilo. “Questo significa che ogni anno – prosegue Vignale – il governo italiano stanzia oltre 182 milioni di euro solo per l’ospitalità dei richiedenti asilo. Fondi a cui vanno aggiunte tutte le risorse che la Regione stanzia per garantire il servizio sanitario gratuito, assistenza medico e sociale, agevolazioni varie agli immigrati. Visto il quadro complessivo delle risorse stanziate, aggiungere un nuovo finanziamento di 1 milione di euro per l’inserimento lavorativo degli stranieri è davvero paradossale. Forse Chiamparino, Cerutti e l’intera giunta non lo sanno ma la disoccupazione è uno dei principali problemi per gli italiani. Ogni risorsa regionale per l’occupazione va destinata a loro e solo quando tutti avranno un lavoro si potranno utilizzare le risorse avanzate per aiutare gli stranieri a trovare lavoro”.

Infine Vignale ricorda che “ secondo i dati del viminale su oltre 93 mila arrivi al 31 luglio dell’anno scorso, solo 58 mila hanno fatto richiesta di asilo, e di questi hanno ottenuto lo status di rifugiato solo il 5%. Questo significa che metà delle persone che arrivano diventano subito clandestini e fanno perdere le loro tracce. Degli altri, dopo oltre due anni di attesa e di mantenimento con risorse statali e regionali, si scopre che non avrebbero alcun diritto di rimanere in Italia. Questo significa che per due anni vengono spese risorse preziose che anziché andare in politiche attive per i piemontesi, la maternità, il lavoro, la salute pubblica e la famiglie sono state sperperate per clandestini ed immigrati irregolari. E’ arrivato il momento di dire basta”.