SCUOLE. NELL’ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI VITO SCAFIDI VIENE BOCCIATA MOZIONE PER LA SICUREZZA ANTISISMICA NELLE SCUOLE

In Piemonte 1 edificio scolastico su 2 e’ stato costruito prima della legge antisismica del ‘74.
“Nel triste anniversario della morte di Vito Scafidi, la maggioranza di centro sinistra in Piemonte pare proprio non aver imparato nulla, e boccia la sicurezza negli edifici scolastici, negando fondi ai Comuni da destinare per la messa in sicurezza, secondo criteri di antisismicità degli edifici scolastici piemontesi” lo dichiara Gian Luca Vignale, consigliere regionale, e primo firmatario di una mozione – sottoscritta dal gruppo di Forza Italia – che chiedeva di destinare l’avanzo di amministrazione del Consiglio regionale, ovvero 6,7 milioni di euro, alla messa in sicurezza degli edifici scolastici.
“ Purtroppo, proprio nella giornata – aggiunge Vignale – in cui i ragazzi marciano per ricordare il giovane studente e per chiedere sicurezza nelle scuole, Chiamparino e l’intera maggioranza regionale danno uno schiaffo al passato e alle richieste di migliaia di famiglie , studenti e dipendenti scolastici piemontesi”.
Secondo i dati recentemente pubblicati da Legambiente, secondo i quali il 76,1% degli edifici scolastici piemontesi è stato costruito prima della legge antisismica del ’74, e solo l’1,2 delle scuole sono state costruite secondo criteri antisismici. Inoltre secondo Cittadinanzattiva onlus, in Piemonte il 43,2% degli edifici scolastici non possiede la certificazione di agibilità sismica.
“Questa estate ad Amatrice una scuola è crollata – aggiunge Vignale – nonostante fosse stata ristrutturata secondo le vigenti normative antisismiche. In caso di terremoto metà delle scuole piemontesi non sono a norma. Delle due l’una: o questa amministrazione ritiene – a torto – che il Piemonte non sia una regione a rischio sismico, o come purtroppo spesso accade, non si investe sulla prevenzione. Siamo in ogni caso di fronte ad una maggioranza incosciente ed irresponsabile che mette a rischio migliaia di ragazzi studenti e di insegnanti, pur avendo risorse a disposizione per garantirne la sicurezza”.
“Alla luce di quello che era successo a San Giuliano – aggiunge Massimo Berutti -, una delle più grandi tragedie a livello di strutture scolastiche pare incredibile che si sia bocciata la nostra mozione. Noi abbiamo chiesto di intervenire con una analisi adeguata e una indagine strutturale, prima di innescare la fase di intervento strutturale”.
“Noi volevamo solo dare un segnale – prosegue Berutti- , ora dopo questo voto non possiamo permetterci di piangere se avverranno nuovi disastri; dobbiamo assolutamente lavorare sulla prevenzione, naturalmente per quello che è possibile, mettendo in prima fila, in prim’ordine, interventi che fan sì che si possa arrivare a tutelare in modo serio la salute dei ragazzi e dei bambini. Non dimentichiamoci che il corpo scolastico conta numeri di un’importanza strategica da cui non possiamo assolutamente prescindere visto che lo si continua a mettere in pericolo quotidianamente con la scusa di questioni di bilancio”.
La vicepresidente del Consiglio Regionale, Daniela Ruffino sottolinea che: “più volte abbiamo chiesto il rifinanziamento della legge n. 23 senza essere ascoltati, il film non cambia con il voto espresso oggi. Sicuramente il rapporto di cittadinanza attiva fa riflettere e ci ha portato ad avanzare una proposta molto concreta per la destinazione dei risparmi derivanti dal Consiglio Regionale , coscienti che queste somme non sono comunque sufficienti a rispondere alla domanda di messa in sicurezza proveniente da tutto il mondo scolastico”.
“Sappiamo – conclude Ruffino – che la graduatoria dei Comuni, delle ex Province, delle Città Metropolitane relative ai Mutui Bei è lunghissima; che l’utilizzo dei ribassi d’asta non sarà sufficiente a esaurire le domande. Dal momento in cui è stata stilata la graduatoria altri Comuni hanno evidenziato ulteriori emergenze. La Giunta regionale avrebbe dovuto accogliere la nostra proposta, costruttiva e consapevole perché compito della politica è’ garantire la sicurezza dei nostri ragazzi”