CSI, PORCHIETTO: CRONACA DI UNA MORTE ANNUNCIATA, LA GIUNTA HA DELLE RESPONSABILITA’ RISPETTO AGLI IMPEGNI PRESI TRE ANNI FA

“L’apparente precipitare degli eventi registrato in queste ultime ore sulla vicenda Csi è la cronaca di una morte annunciata. Era difficile infatti aspettarsi un finale diverso laddove la Giunta Chiamparino ha deciso, tre anni fa, di incaricare i dirigenti interni del Csi l’onere di costruire il progetto di privatizzazione: quando mai uno è disponibile ad agevolare un cambiamento che lo metterebbe in discussione”. A sostenerlo il consigliere regionale di Forza Italia, Claudia Porchietto.

Spiega l’esponente regionale: “Il naufragio appena formalizzato e le prime dichiarazioni rilasciate dalla Giunta lasciano presagire che la Regione, nel gioco di ruolo soprannominato Chiappendino, lascerà progressivamente deteriorare il Csi attendendo la fine della legislatura, una prassi peraltro non nuova in questo ultimo scorcio di legislatura. Toccherà poi alla futura Amministrazione gestire più di mille persone da ricollocare avendo un soggetto che se era già decotto negli anni precedenti, risulterà definitivamente morto nella primavera 2019”.

Continua Porchietto: “Sicuramente sul Csi, come ente strumentale, hanno responsabilità le Giunte di ogni colore che si sono succedute negli ultimi vent’anni. Nessuno ha avuto il coraggio, neppure noi, di affrontare in modo sistematico un problema che era noto. Chiamparino però ha una responsabilità in più visto che quando si é candidato e subito dopo essere stato eletto aveva messo come colonna portante del suo programma la digitalizzazione della PA e del sistema sanitario. Ciò non é avvenuto, anzi il centrosinistra ha scelto, anche giustamente pur tardivamente, di aprire il Csi ad un dialogo competitivo che non solo non ha raccolto risultati ma che ha pure comportato dei costi per l’amministrazione pubblica. Costi che con la decisione di ieri unita alle dimissioni del Cda di Csi sono diventati totalmente inutili nella disattenzione verso tale spreco di tempo e denaro da parte di tutti”.

Conclude Porchietto: “Il problema non é mai stato il Csi, il quale costituisce solo uno strumento, ma la governance e le attività di programmazione che dovrebbero starci dietro. La Regione Piemonte dovrebbe interrogarsi su quali azioni voglia intraprendere per la digitalizzazione e informatizzazione della PA”.