TURISMO, GRAGLIA: SI’ DI FINPIEMONTE PER LA CONVERSIONE DEL PRESTITO OBBLIGAZIONARIO A LIFT PER IMPIANTI LIMONE PIEMONTE. ORA STESSA ATTENZIONE ANCHE PER GLI ALTRI IMPIANTI CUNEESI?

“Era doveroso per il nostro territorio, per gli operatori del settore e più in generale per tutti i cittadini, presentare una interrogazione per comprendere quali sviluppi avesse preso la conversione del prestito obbligazionario alla Lift spa visto che erano trascorsi tre mesi dalle ultime comunicazioni dell’assessore al Turismo Parigi in III Commissione permanente. Ho appreso infatti come la Finpiemonte Partecipazioni spa, che detiene il 46% della proprietà di Fingranda spa, darà voto favore all’operazione finanziaria durante l’assemblea della stessa Fingranda che avverrà il 19 luglio, di fatto dando un futuro agli impianti di Limone Piemonte”. Ad annunciarlo il vicecapogruppo di Forza Italia, Franco Graglia, che ha interrogato la Giunta sullo stato dell’arte al riguardo.

Spiega l’esponente regionale: “E’ evidente che non si può non condividere il fatto che si stia cercando di evitare la liquidazione della società che gestiva gli impianti e di fatto il tentativo di lavorare per un vero rilancio degli stessi in modo da dare continuità all’offerta turistica in quell’area del Cuneese. E’ chiaro però che come amministratori pubblici dobbiamo anche interrogarci se anche tutti gli altri impianti, che faticosamente affrontano il rischio d’impresa dovuto all’innevamento, riceveranno la medesima attenzione. Una equità nel trattamento é doverosa per tutelare tante attività che offrono lavoro a centinaia di persone e assicurano il presidio del Cuneese, in particolare delle aree montane, attraendo turisti e quindi benessere”.

Conclude Graglia: “L’entrata in Lift di una compagine pubblica rappresentata da Fingranda spa, tramite la riconversione del prestito obbligazionario di euro 1,5 milioni di euro e del Comune di Limone Piemonte tramite il conferimento dei tre impianti di arroccamento di proprietà per un valore di circa 15 milioni é evidente che necessitava di alcune condizioni perché potesse ricevere parere favorevole da parte di Finpiemonte Partecipazioni che nel 2004 ad una analoga richiesta, ma non condizionata, aveva dato parere negativo”.

Le condizioni poste sono in particolare tre: sostenibilità del piano economico finanziario previsionale presentato dalla List spa anche verificata l’entrata di capitale pubblico al suo interno; modifica dello Statuto Sociale per garantire maggioranze qualificate laddove si debbano disporre operazioni straordinarie e infine che i conferimenti di Fingranda e del Comune di Limone garantiscano alla compagine pubblica il controllo della società.