“Sulla riforma della psichiatria rivista dall’assessore Saitta permangono forti criticitá che ricadranno ahinoi sui pazienti e le loro famiglie”. A sostenerlo il vicepresidente del Consiglio regionale piemontese Daniela Ruffino.
“La centralitá del paziente è carente. Non si sono fondi per “borse lavoro e inserimenti lavorativi”. La famiglia non viene considerato come primo operatore alla pari degli altri attori professionali. La formazione risulta insufficiente e mancano le risorse laddove invece i fatti di cronaca ci dicono che mai come in questo momento di congiuntura economica altalenante, dopo anni di crisi, ci vorrebbe un rafforzamento dei servizi”.
Conclude Ruffino: “L’unico obietivo da perseguire è il benessere del paziente e il sostegno della sua famiglia. Non vedo nulla di tutto ció in quanto illustrato da Saitta durante l’informativa sull’argomento pronunciata in Aula, monitoreremo passo passo stando accanto a pazienti, famiglie e associazioni”.