Il Consiglio regionale ha approvato l’ordine del giorno presentato da Forza Italia come collegato alla delibera per l’autonomia differenzia del Piemonte approvata lo scorso martedì e ribattezzato “Salva Tav”. L’ordine del giorno impegna il Presidente Chiamparino, qualora il Governo si ritirasse dalla realizzazione della TAV, a trattare con lo Stato affinché la Regione Piemonte possa sostituirsi al Governo italiano per la realizzazione della Tav, intervenendo direttamente nel capitale sociale di Telt e di conseguenza partecipando ai futuri ricavi del diritto di passaggio nel tunnel. In sede di trattativa Stato Regione per l’autonomia differenziata ovviamente il Piemonte dovrà chiedere ed ottenere una significativa quota annuale aggiuntiva da destinare alle infrastrutture, a valere sul residuo fiscale di ben 9 miliardi che ogni anno il Piemonte versa in più allo Stato.
Lo stesso documento prevede inoltre che il Piemonte diventi titolare delle concessioni autostradali che insistono sul proprio territorio alfine di poterle utilizzare in investimenti infrastrutturali come la Torino Lione. “Questo ordine del giorno rappresenta una rivoluzione rispetto al Piemonte con il “cappello in mano” verso Roma che la sinistra di Chiamparino ci ha abituati a vedere.
“Se il Governo colpevolmente abbandonerà la Tav i piemontesi potranno prendere in mano il loro futuro e realizzare questa importante infrastruttura dialogando direttamente con l’Europa e la Francia. Abbiamo offerto alla Giunta Regionale una soluzione per passare dalla protesta alla proposta ed ora nelle prossime settimane lavoreremo per formulare uno studio di fattibilità finanziaria di massima. Crediamo da sempre in una opposizione costruttiva che offre soluzioni di governo e oggi l’abbiamo dimostrato con una proposta concreta, peraltro già utilizzata in altre Regioni per la realizzazione del tunnel ferroviario del Brennero”. Ad affermarlo il capogruppo di Forza Italia Andrea Fluttero e i consiglieri regionali Luca Bona, Franco Graglia, Luca Rossi e Andrea Tronzano commentando l’accoglimento da parte del Consiglio regionale del loro ordine del giorno ad esclusione di Leu e M5S che si sono arroccati su posizioni ideologiche No TAV.