IMMIGRAZIONE, PICHETTO E RUFFINO: OGGI LA DIMENSIONE UMANA E’ CALPESTATA E OFFESA DA UNA GESTIONE FUORI CONTROLLO

“La dimensione dell’immigrato come uomo, a dispetto di quanto professa il centrosinistra, è oggi sia in Piemonte sia in Italia messa in secondo piano proprio da chi se ne fa paladino. Lo dimostrano gli sciacallaggi politici di chi incoraggia l’immigrazione senza condizioni e regole con la conseguenza di favorire lo sfruttamento degli immigrati”. A lanciare la denuncia, durante il Consiglio Straordinario dedicato al “Sistema Regionale di accoglienza dei richiedenti asilo” il capogruppo di Forza Italia in Regione Piemonte Gilberto Pichetto e la vicepresidente del Consiglio regionale Daniela Ruffino.
Continuano i due azzurri: “Il centrosinistra pensa di risolvere il problema esclusivamente attraverso lo stanziamento di risorse che poi, puntualmente, non arrivano agli immigrati ma si fermano, guarda caso, a chi gestisce l’emergenza. Troviamo peculiare che nel dibattito di oggi non si siano affrontati i veri problemi che vivono sia i migranti, quando arrivano in Italia, sia le fasce più deboli della popolazione italiana che si trovano a competere con loro per sopravvivere. Parliamo delle pessime condizioni di vita, dei bassi salari e della precaria sicurezza sui posti di lavoro oltre al fatto che non siamo attrezzati ad ospitare e gestire numeri così elevati; non si può parlare di integrazione senza pensare al peggioramento delle condizioni di lavoro e alloggio dei nostri cittadini che scalano nelle graduatorie pubbliche; al default del nostro sistema di protezioni sociali che già oggi fatica a garantire i servizi a tutti gli assistiti italiani e infine senza considerare lo sfruttamento da parte della criminalità organizzata che gestisce i flussi migratori”.
“Quale prezzo ha la solidarietà a tutti i costi? – concludono Pichetto e Ruffino -. Siamo d’accordo nell’ospitare i profughi, ma devono essere veramente profughi che scappano dalle guerre e dalle atrocità dei loro Paesi e non semplici clandestini che, per legge e non perché lo diciamo noi, non rientrano nei dettami delle norme sull’ospitalità previste nel diritto internazionale. L’ordine del giorno che abbiamo presentato e che richiedeva di rivedere la delibera regionale sulla gestione dell’immigrazione in Piemonte è stato puntualmente bocciato dalla demagogia e dall’ideologia del centrosinistra; abbiamo di mettere la nostra Regione nelle condizioni di affrontare con serietà da questi problemi. L’accoglienza di migliaia di persone in Piemonte, così come avviene oggi secondo le regole della Giunta Chiamparino e del Governo Renzi, non significa purtroppo condividere la nostra ricchezza ma solo socializzare la loro povertà”.