ARTIGIANATO, PICHETTO: FASSINO E’ USCITO DALL’ASSEMBLEA RIMETTENDO, FORSE, I PIEDI PER TERRA

“Fassino è uscito dall’assemblea della Cna senza avere più scuse nel giustificare una visione di Torino ben lontana dalla realtà”. Gilberto Pichetto, coordinatore regionale di Forza Italia in Piemonte, commenta con questa battuta l’uscita pubblica del sindaco di fronte ad una nutrita rappresentanza di artigiani torinesi.
Continua l’esponente azzurro: “Chi nel centrosinistra pensava che l’incontro finisse con un bel matrimonio tra l’attuale sindaco e la Cna, propizio per l’imminente tornata elettorale, si è dovuto ricredere. Gli artigiani hanno bocciato l’operato della Giunta comunale nella sua totalità sia nel merito delle azioni sia nel metodo facendo tornare con i piedi per terra il primo cittadino di Torino. Tuttavia Fassino è riuscito a battere un record: credo che sia la prima volta che il filo conduttore di tutti gli interventi di una associazione datoriale non sia la mancanza di fondi a sostegno, ma la denuncia di una totale assenza di attenzione nei confronti della stessa categoria quando si definiscono i piani strategici della città. Per il centrosinistra, se non altro, resta la consapevolezza che è finito il tempo in cui bastavano le pacche sulle spalle nelle occasioni pubbliche, ora i nodi vengono al pettine anche nella monocolore Torino”.
Conclude Pichetto: “I problemi però non possono essere limitati esclusivamente ai progetti del Comune per il rilancio del settore, ma vanno oltre e bisogna guardare anche alla Regione. Ad oggi manca una linea politica per gestire i fondi dell’Unione Europea: una situazione di ordinaria follia se si pensa che proprio queste risorse sono le poche con le quali le amministrazioni locali possono ancora fare politica sul territorio. Tutte le categorie, non solo gli artigiani (che restano però tra i più penalizzati), stanno attendendo di capire da oltre un anno come la Giunta Chiamparino e il centrosinistra vogliano governare il rilancio industriale del Piemonte. Ma alle belle parole non seguono i fatti lasciando così che il Piemonte diventi una regione al traino di tutte le altre”.