SISMA, VIGNALE: APPROVATO ODG PER OTTENERE DA UE FONDI PER RICOSTRUZIONE E PREVENZIONE SISMICA

Ieri il Consiglio Regionale ha approvato l’ordine del giorno – Vignale primo firmatario- che impegna il Governo a richiedere all’Unione Europea i soldi necessari per la ricostruzione dei territori colpiti dal terremoto del 24 agosto 2016 e per la messa in sicurezza sismica ed idrogeologica dell’intero territorio nazionale.

“Il Consiglio regionale ha dato prova di grande dignità ed orgoglio – spiega Vignale – nei confronti dell’Unione Europea. Ora ci auguriamo che anche il Governo dimostri la stessa consapevolezza e Renzi apra al più presto una efficace e rapida trattativa con gli organi dell’Unione e con i partner europei”.

“La prevenzione sismica – continua- , oggi non è fra le priorità europee ma deve entrare nell’Agenda dell’Unione con risorse adeguate “.

“L’Italia, insieme alla Grecia, è uno dei paesi europei a maggior rischio sismico – prosegue il consigliere –, e Governo ed istituzioni devono affrontare in modo serio questo tema, non solo attraverso una celere azione di ricostruzione delle zone colpite ma anche con un’opera di messa in sicurezza e di prevenzione delle regioni più a rischio, Piemonte compreso”.

“E’ evidente che senza fondi i singoli comuni, né tantomeno le singole regioni possano realizzare una vera prevenzione, se non chiedendo altri soldi ai cittadini – aggiunge Vignale- . E’ arrivato il momento di avere indietro parte di quanto dato. Ogni anno l’Italia finanzia abbondantemente la Ue, versando a Bruxelles dai 4 ai 7 miliardi in più di quelli che riceve indietro.

“Su proposta di Azione Nazionale, lo stesso testo votato ieri dal Consiglio Regionale del Piemonte – conclude Vignale – è stato presentato, e in alcuni casi votato, anche in altri Comuni e Consigli provinciali e regionali italiani. A questo punto ci auguriamo che Renzi non perda altro tempo, e risorse preziose, e si attivi subito per una rapida, quanto efficace, trattativa con gli organi dell’Unione e con i partner europei”.

Il consigliere ricorda, infine, i dati del MEF attraverso le pubblicazioni ufficiali della Ragioneria Generale dello Stato secondo i quali solo nel 2014(i dati 2015 e 2016 non sono ancora stati contabilizzati dal MEF ma sono molto simili) l’Italia ha dato al bilancio UE ben 7,3 Miliardi di euro più di quanti ne abbia ricevuti. Le stesse fonti ci dicono che tra il 2000 e il 2014 l’Italia ha versato a Bruxelles 213 Miliardi ricevendone indietro 141, ovvero ha dato un contributo netto al Bilancio dell’Unione Europea di 72 miliardi di euro. Se a questi dati si aggiungono i quasi 15 miliardi con cui l’Italia ha contribuito al MES (il famoso “Fondo salva-stati” che in realtà è servito a salvare solo le banche tedesche dalle loro esposizioni in Grecia), arriviamo a oltre 87 miliardi di euro di contributi dell’Italia all’Unione Europea negli ultimi 15 anni.