LAVORO, PORCHIETTO: IL PASSAGGIO DI COMPETENZE TRA CITTA’ METROPOLITANA E REGIONE LO PAGANO I DISABILI PIEMONTESI

“Ha un costo anche sociale il trasferimento di competenze tra la Città Metropolitana e Regione Piemonte: a pagarlo saranno le persone non autosufficienti e i disabili”. Ad affermarlo il consigliere regionale di Forza Italia, Claudia Porchietto oggi impegnata in Aula nella discussione di un question time sulla attività di supporto, accompagnamento e inserimento lavorativo per soggetti disabili.

Spiega l’esponente regionale piemontese di Forza Italia: “La legge regionale 23/2015 prevede che l’organizzazione e la gestione delle attività concernenti le politiche attive del lavoro, tra le quali vi è anche l’inserimento lavorativo e l’organizzazione dei servizi a favore di soggetti con disabilità, rientrino fra le funzioni riallocate in capo alla Regione. Fino al 2016 a garantire le risorse ci aveva pensato la Città Metropolitana di Torino, dal 2017 doveva esserci il passaggio di consegne delle competenze tra quest’ultima e la Regione, peccato che i consorzi non abbiano ancora avuto le risorse per assicurare le prestazioni attivate per quest’anno e non abbiano ricevuto rassicurazioni per gli anni futuri. Non è un caso che il Coordinamento degli Enti Gestori ha più volte richiesto incontri alla Direzione regionale del Lavoro per avere delucidazioni in merito, senza però trovare riscontri soddisfacenti”.

Conclude Porchietto: “La risposta fornita dall’assessore al Lavoro al nostro question time non fa che confermare le criticità denunciate. L’esponente della Giunta regionale infatti ci ha comunicato che solo nelle prossime settimane sarà discussa una delibera della Giunta regionale la quale prevede finalmente lo stanziamento dei fondi, assegnati all’Agenzia Piemonte Lavoro, da utilizzare per attivare convenzioni con gli Enti gestori delle funzioni socio assistenziali. Insomma si è atteso la fine del 2017 per approvare una delibera, ancora da discutere, che riguarda la gestione del Fondo regionale per l’occupazione dei disabili. Una inerzia che, conoscendo i tempi della macchina amministrativa, se tutto procede senza ulteriori intoppi significa che le risorse per il 2017 saranno realmente a disposizione di chi opera sul campo tra sette, otto mesi: cioè quasi al termine del 2018. A questa situazione surreale si aggiunge poi la preoccupazione per la mancanza di sicurezze sullo stanziamento di risorse per l’inserimento occupazionale di soggetti disabili nei prossimi anni: con quale serenità lavoreranno gli operatori del settore?”.