URBANISTICA, GRAGLIA: CHIESTA PROROGA DEL REGOLAMENTO EDILIZIO

“Abbiamo presentato una proposta di delibera che prevede una ulteriore proroga dei termini per il recepimento da parte dei Comuni dell’intesa tra il Governo, le Regioni e i Comuni circa l’adozione del regolamento edilizio tipo. In particolare vorremmo posticipare il termine ultimo per l’adeguamento dal 30 novembre 2018, attualmente previsto già grazie ad una nostra iniziativa, al 31 dicembre 2019”. Ad annunciarlo il vicepresidente del Consiglio regionale piemontese Franco Graglia.

Spiega il consigliere di Forza Italia: “Lasciamo respirare i sindaci. Nel giro di poco tempo i primi cittadini piemontesi hanno dovuto adeguare il loro piano regolatore al nuovo piano paesaggistico regionale e ad altre norme più o meno impattanti dal punto di vista economico, visto che spesso – soprattutto per i Comuni più piccoli, portano al ricorso di professionisti esterni. Siamo a pochi mesi dalla chiusura di questa legislatura e la nuova Giunta, obiettivamente potrà tornare a deliberare non prima di luglio del 2019. E’ indispensabile venire incontro alle amministrazioni locali dando loro un maggior margine di tempo per adeguarsi al nuovo regolamento edilizio in modo da poter sfruttare appieno i già scarsi margini di manovra autonoma che la Giunta Chiamparino ha ritagliato per loro”.

Conclude Graglia: “Permane la mia contrarietà sul nuovo regolamento edilizio tipo varato dalla Giunta Chiamparino. Una intesa di stampo smaccatamente dirigista che creerà seri problemi soprattutto per quanto riguarda la nuova definizione delle distanze tra edifici (non più ortogonale, ma radiale). Problemi accentuati dal fatto che Assessore e Giunta regionale non hanno voluto ricorrere ad alcuna flessibilità in merito, neppure in merito all’adeguamento sulle quantità che portano ad un cambio della capacità edificatoria interna ai singoli piano regolatori. Confido che la nuova Giunta metta mano, appena insediata, a questa norma, decidendo di mettere finalmente al centro della propria attività il cittadino e i Comuni piemontesi”.