Ambiente, Berutti (fi): rilanciare il turismo attraverso il consolidamento di un “Parco dell’Appennino Piemontese”

“Partiamo dalla valorizzazione del Parco delle Capanne di Marcarolo e dalla difesa della sua autonomia per istituire un grande parco dell’Appennino piemontese. L’obiettivo è rilanciare il turismo legato all’Appennino promuovendone le tradizioni, la cultura, il folclore e l’immenso patrimonio di fauna e flora: vero fiore all’occhiello del Piemonte”. È questa la principale proposta lanciata da Massimo Berutti, consigliere regionale di Forza Italia, impegnato nella discussione sulla riforma della legge sui Parchi.

“L’idea è stata lanciata – spiega l’esponente azzurro – per assicurare autonomia gestionale ad una realtà che ha tutte le potenzialità per creare Pil per il territorio Alessandrino e anche per tutta l’area circostanza. In prospettiva infatti vedo un ‘Ente Parco dell’Appennino piemontese’ capace di allargarsi comprendendo anche altre Riserve naturali e di attrarre attività ricettive e investitori”.

Tutti gli emendamenti presentati dal consigliere Berutti vanno nella direzione di una governance forte e autonoma rispetto al Parco del Po in modo da dare voce al territorio. “Secondo le modifiche che ho presentato il Presidente dell’Ente Parco verrebbe nominato d’intesa con la Comunità delle Aree protette, avrebbe anche la rappresentanza legale dell’Ente con oneri e onori; alla Comunità delle Aree protette verrebbe data la facoltà di dare rappresentanza alle Province e all’associazionismo; in seno agli Enti di gestione sarebbero potrebbero essere chiamate anche tutte quelle risorse umane della società civile che possono dare il loro contributo; verrebbero inserite delle norme per il contenimento della spesa regionale; la possibilità di affidare a personale interno il ruolo di direttore del parco”.

“Forza Italia – conclude Berutti – continuerà la propria battaglia in seno alla Commissione Ambiente e in Consiglio regionale per assicurare attenzione ad un patrimonio che se adeguatamente sostenuto può diventare traino per il rilancio dell’Alessandrino”.