“Oggi il Consiglio regionale ha approvato le direttive programmatiche 2015-2017 per la Cooperazione Internazionale. Credo che non si raggiungeranno gli importanti obiettivi indicati nel Piano se non si partirà dal territorio, con le sue peculiarità e specificità locali, con i tanti progetti avviati, con le tante risorse inviate verso l’Africa subsahariana, l’America latina, i Balcani e le Aree depresse del Mediterraneo”. A dichiararlo il vicepresidente del Consiglio regionale, Daniela Ruffino.
Ribadisce, l’esponente azzurro che “l’enunciazione di alti principi, senza un adeguato coordinamento con i Comuni e le scuole, che vorrei ricordare ogni anno attivano centinaia di progetti rispondenti a queste finalità, rischi di fallire. E’ inutile fissare principi nobilissimi, sui quali siamo tutti assolutamente d’accordo, perché di semplici enunciazioni non si vive. La parola d’ordine deve essere attenzione per le tante reti esistenti in tutto il Piemonte ed ancora un dialogo costante e continuo e un coordinamento che di certo porterà Comuni, scuole, associazioni ad essere protagonisti”.
“Confido quindi che l’assessore provvederà a convocare un tavolo – conclude Ruffino – che coinvolga grandi e piccoli Comuni, per realizzare un monitoraggio completo di tutte le attività in essere e quindi provvedere a costruire quei livelli essenziali e quelle sinergie indispensabili affinché i progetti vengano portati a buon fine rispondendo a quei fini importanti a cui tendono: come la lotta alla povertà, il perseguimento di politiche volte a garantire una vita dignitosa per ogni essere umano e la sicurezza alimentare, il tendere al benessere collettivo”.