POLITICHE SOCIALI, RUFFINO : NESSUNA RASSICURAZIONE DA SAITTA SU CRITERI ADEGUATI PER DARE PARI DIGNITA’ A TUTTI I TERRITORI, METROPOLITANO E PERIFERICI.

BILANCIO 2015 SARA’ OCCASIONE PER NOSTRA PROPOSTA

“L’attuale Giunta ha lanciato nelle scorse settimane dati allarmanti circa le possibili coperture agli assegni di cura e più in generale ai fondi per il mantenimento a domicilio di persone anziane e disabili. A preoccuparmi è che Antonio Saitta, nel corso della discussione, ha dimostrato di non essere interessato a proporre un nuovo criterio di riparto delle risorse destinate sui territori, superando le differenze di spesa storica, che creano differenze insopportabili tra centro metropolitano di Torino e aree periferiche”. La denuncia arriva dal vice presidente del Consiglio regionale, Daniela Ruffino, commentando la risposta dell’assessore alla Sanità ad una interrogazione sull’argomento che è stata discussa nella seduta odierna.

“Quello degli assegni di cura – sostiene l’azzurra – è un terreno estremamente scivoloso e delicato, il quale necessita sicuramente di maggiore attenzione rispetto a quella finora dimostrata dalla Giunta di centrosinistra. Sono necessarie decisioni stabili e definitive. È un vero peccato che l’assessore non abbia preso in considerazione tutti i mie quesiti: la copertura degli assegni di cura genera indirettamente risparmio e libera letti in struttura. In questo momento quindi serve una politica coraggiosa che stento a vedere”.

“L’assessore ha assicurato – continua la consigliera – di aver dato mandato alle Asr di continuare a pagare gli assegni di cura attraverso anticipazioni. Inoltre l’esponente della Giunta ci ha assicurato che sui nuovi Lea è in atto una discussione serrata tra Regione e Governo per implementare le dotazioni finanziarie. Personalmente registro un’azione molto meno pressante rispetto alla precedente amministrazione di centrodestra. Una mancanza di sensibilità che preoccupa visti gli interessi in gioco”.

“La Regione Piemonte – conclude Ruffino – nel corso del 2014 ha impegnato 45 milioni di euro di risorse regionale e quasi 30 milioni di risorse del fondo nazionale per la non autosufficienza a favore dei contributi economici per il mantenimento a domicilio di persone anziane e disabili. Ribadisco la mia denuncia sulla modalità di riparto: le risorse per l’assistenza domiciliare, come si evince dagli atti di riparto, sono state infatti distribuite sul territorio, sulla base della spesa storica. Si è determinata quindi la loro concentrazione, per più di 30 milioni, di euro a favore della Città di Torino, realizzando di fatto gravi squilibri a danno dei residenti nelle aree disagiate come quelle montane o come quelle a maggior tasso di popolazione anziana. Durante la discussione del bilancio previsionale 2015 mi impegnerò per inserire dei nuovi criteri che assicurino equità e omogeneità nei riparti”.