FIRME FALSE, RUFFINO: UN PURO TROVERA’ PRIMA O POI UNO PIU’ PIURO CHE LO EPURA

“Sono ancora vive nella memoria di molti consiglieri le scene dei cartelli esibiti dalle allora opposizioni di sinistra contro il presidente Roberto Cota. Cartelli sferzanti, in qualche caso offensivi, che invocavano le dimissioni del presidente. Si sa come sono poi andate le cose. Sono passati pochi mesi, ed eccoci qui, cari colleghi, davanti allo spettacolo dei moralizzatori che si accapigliano in una guerra fratricida, secondo il vecchio adagio di Pietro Nenni per cui ‘un puro troverà prima o poi uno più puro che lo epura’”. Così il vicepresidente del Consiglio regionale, Daniela Ruffino, durante il dibattito sull’esito del ricorso sulle firme false presentate dal centrosinistra nell’ultima tornata elettorale.

Continua il vicepresidente: “La vicenda delle firme false apposte sulla lista del Pd, per la quale il Tar ha ritenuto ammissibile la querela di parte, e di altre firme false, se pur non preclusive, riscontrate nella lista del presidente Chiamparino, sono il punto d’arrivo di una degenerazione del costume politico che ha il suo epicentro in quel Pd che ha fatto della moralità il suo cavallo di battaglia, infangando spesso gli avversari in nome di una presunta superiorità morale”.

Conclude Ruffino: “A nessuno è sfuggita la presa di distanza del presidente Chiamparino rispetto al suo partito. Una scelta comprensibile ma anche, consentitemi, molto discutibile sul piano politico. Questa decisione può metterlo temporaneamente al riparo da una tempesta politica sulle cui conseguenze nessuno può dire oggi una parola di certezza e, soprattutto, di chiarezza. La sentenza del Tribunale amministrativo regionale non ha risolto la vicenda lasciando, al contrario, aperti molti interrogativi. Sono rimaste ombre che hanno dato un nuovo duro colpo alle istituzioni e al rapporto con i cittadini. Non lo possiamo consentirlo”.