REGIONI, PORCHIETTO E VIGNALE: CHIAMPARINO BATTA UN COLPO SU RIORDINO DELLE FUNZIONI CONFERITE ALLE PROVINCE

“Chiamparino batta un colpo come presidente delle Regioni in merito al riordino delle funzioni conferite alle Province” a lanciare la provocazione i consigliere regionali di Forza Italia Claudia Porchietto e Gianluca Vignale commentando l’esito delle audizioni che si stanno svolgendo nella I Commissione in merito proprio alla riorganizzazione dei compiti amministrativi a seguito della riforma degli Enti Locali.

“C’è un filo conduttore tra tutti gli interventi ai quali abbiamo assistito oggi – spiegano i due azzurri – ed è che tutte le associazioni e organizzazioni audite sono preoccupate dalla latitanza della Regione sia a livello locale sia a livello nazionale. Si pensi, ad esempio, al paradosso dei costi per il mantenimento dei Centri per l’Impiego: si era detto in Conferenza Stato Regione che sarebbero stati suddivisi due terzi a carico dello Stato e un terzo di spettanza delle Regioni. Ebbene nei decreti si legge esattamente l’opposto. Un conto ben salato se si pensa che dovrebbe ammontare ad oltre 400milioni di euro sul territorio nazionale”.

Concludono Porchietto e Vignale: “E pensare che Chiamparino in qualità di presidente dei presidenti dovrebbe muoversi per difendere le poche risorse che oggi gestiscono le Regioni dopo la ‘cura dimagrante’ renziana. Da mesi invece va a rimorchio del Governo, accettando di pagare i conti del proprio presidente del Consiglio. A questo si aggiunge l’immobilismo del Governatore piemontese nel difendere il ruolo delle Regioni di fronte al riscoperto centralismo promosso – ed è un paradosso – dall’ex sindaco di Firenze. Nelle prossime settimane rinnoveremo quindi la nostra proposta di affidare all’Agenzia Piemonte Lavoro un ruolo centrale nella governance delle politiche sul lavoro: una strada peraltro già percorsa da Regioni dello stesso colore politico del Piemonte e che noi avanzavamo dall’inizio del mandato. Inoltre chiederemo un ritorno alla difesa del ruolo delle Regioni quale motore dell’Italia e contro ad uno statalismo di ritorno che sappiamo quali frutti ha dato”.