SCUOLA, VIGNALE: IL COLPO DI CANCELLINO DEL CENTROSINISTRA SUL DIRITTO ALLO STUDIO. NIENTE BANDO PER IL 2014/2015

“Come volevasi dimostrare la Giunta Chiamparino sul diritto allo studio ha fatto il gioco delle tre carte e con un bel colpo di cancellino – mi sarà concessa la battuta – non pubblicherà il bando per il diritto allo studio nell’annualità 2014/2015” a lanciare l’allarme è il consigliere regionale di Forza Italia Gian Luca Vignale che ha appreso la notizia data dalla Giunta nella Conferenza al Diritto allo Studio.

Spiega l’esponente regionale: “Esistono due ordini del giorno – uno della maggioranza e uno nostro – votati all’unanimità in Consiglio Regionale che impegnano la Regione a pubblicare il bando per l’anno scolastico 2014/2015 utilizzando i 5 milioni di euro avanzati nel 2014. Oggi si apprende che il centrosinistra ha bianchettato l’impegno, come nel suo stile. Peccato che in questi mesi si sia creata una legittima aspettativa tra i genitori, i quali hanno sostenuto delle spese convinti di recuperare la spesa con gli assegni che garantisce la legge regionale. Così non si truffano solo i genitori, ma si fa perdere credibilità all’ente stesso”.

La legge regionale 28 dicembre 2007, n. 28 (Norme sull’Istruzione, il diritto allo studio e la libera scelta educativa) all’articolo 12 infatti prevede che “per rendere effettivo il diritto allo studio e all’istruzione e formazione per tutti gli allievi delle scuole statali, paritarie e dei corsi di formazione professionale, la Regione eroghi, nei limiti delle risorse disponibili, assegni di studio, differenziati per fasce di reddito, finalizzati alla parziale copertura delle spese di iscrizione e frequenza, nonché per i libri di testo, le attività integrative previste dai piani dell’offerta formativa e i trasporti”.

Conclude Vignale: “Nei due ordini del giorno votati in Consiglio e collegate alla discussione del Bilancio regionale e nel Bilancio stesso, le risorse erano state trovate. Pare quindi incredibile che oggi nella Conferenza al Diritto allo Studio la Giunta faccia retromarcia, decidendo retroattivamente di non sostenere le spese effettuate dalle famiglie piemontesi. Una scelta tanto più incredibile visto il centrosinistra aveva ridotto l’accesso agli assegni per non creare false aspettative vista la scarsità delle risorse. Presenterò una interrogazione urgente per chiedere al presidente Chiamparino di intervenire immediatamente per onorare prima che l’impegno assunto con il Consiglio regionale quello preso con le famiglie piemontesi”.