IMMIGRAZIONE, VIGNALE: 80MILIONI DI EURO ALL’ANNO SOTTRATTI AI CITTADINI ITALIANI. 5.000 PROFUGHI PERALTRO SONO SPARITI NEL NULLA, E’ EMERGENZA NELL’EMERGENZA

“Le scelte politiche del centrosinistra nazionale e regionale sottraggono ogni anno ai Piemontesi 80milioni di euro. Questo è l’unico dato economico che merita di essere discusso in materia di governo dei flussi migratori”. Questa la denuncia che arriva dal consigliere regionale di Forza Italia, Gianluca Vignale, durante il dibattito su un ordine del giorno sulla questione profughi.
Spiega l’azzurro: “Nulla da eccepire se questi fondi aiutassero chi ha le carte in regola per ottenere il diritto d’asilo. Peccato che dai dati in nostro possesso forniti dall’Assessorato alle politiche migratorie solo il 12% dei richiedenti asilo ne abbia titolo. Quindi il problema è l’approccio su quell’88% di persone che in tutti gli altri Paesi vengono rimpatriati immediatamente e che qui in Piemonte e in Italia invece continuano a ad essere mantenuti dalla collettività. Alla fine paga pantalone, ma il costo è salatissimo: 80milioni di euro a carico delle famiglie piemontesi”.
“A preoccupare sono poi quei richiedenti asilo che vengono persi per strada – continua Vignale –. Quest’anno, solo nella nostra regione, sarebbero ben 5mila i profughi che non godevano del diritto d’asilo e di cui si è persa la traccia. Se hanno raggiunto altri Paesi – così come le forze dell’ordine credono – deve essere chiaro che a breve verranno rispediti in Italia. Una emergenza nell’emergenza insomma con nuovi costi che verranno inevitabilmente scaricati sulla collettività”.
“In questo contesto preoccupa la posizione della Regione Piemonte che in un primo tempo aveva dichiarato che l’immigrazione era una funzione spettante solo alle prefetture e che invece recentemente, con alcuni atti (tra i quali il Piano Triennale sull’Immigrazione) ha iniziato ad occuparsene. L’approccio in questi primi interventi non è condivisibile: un conto è occuparsi dell’emergenza profughi, un conto della povertà globale come vorrebbe il centrosinistra in Piemonte. Quest’ultimo approccio non solo è incompatibile con le risorse finanziarie a nostra disposizione ma è anche ipocrita e falsamente buonista in quanto dà adito ad una zona grigia di chi si arricchisce sull’accoglienza. Insomma è necessario invertire la rotta per il Piemonte e iniziare ad occuparsi della povertà degli italiani, facendo bene il proprio lavoro in Regione”.