TURISMO, PICHETTO: UN ORDINE DEL GIORNO PER FAR FARE LE VALIGIE AD ENIT. CHIAMPARINO CHIEDA AL GOVERNO DI PORRE LA PAROLA FINE

“È giunto il momento di far fare le valigie ad Enit, un Ente pubblico nato per promuovere il turismo e che invece utilizza oltre il 50% solo per spese di funzionamento. Abbiamo depositato un ordine del giorno che impegna il presidente Chiamparino, in Conferenza delle Regioni, a chiederne la chiusura”. Ad annunciarlo Gilberto Pichetto, capogruppo di Forza Italia in Regione Piemonte.
Spiega l’esponente azzurro: “In un momento nel quale le Regioni stanno tirando la cinghia per far quadrare i conti – spiega l’esponente azzurro – sarebbe doveroso da parte del Governo nazionale staccare la spina a tutte quelle Agenzie ed Enti che sottraggono fondi vitali per le politiche regionali. Enit è l’emblema di questi carrozzoni: 16milioni di euro di costo per mantenerlo in vita e solo 2,5 milioni di euro utilizzati per promuovere il turismo all’estero”.
Continua Pichetto: “La dimostrazione dell’inutilità dell’Ente è rafforzata dagli indicatori statistici che hanno fatto sì segnare un aumento marginale degli arrivi di stranieri (+2,5%) ma solo grazie al lavoro degli operatori privati e alla favorevole situazione congiunturale. Un successo quindi che non può essere assolutamente attribuibile al lavoro di Enit: un organismo che ha il nuovo consiglio di amministrazione non ancora insediato per problemi burocratici e che ha visto la precedente gestione commissariale impegnata quasi esclusivamente a trasformare Enit in un ente pubblico economico (obiettivo peraltro non centrato) invece di adoperarsi per pubblicizzare il nostro Paese all’estero. E i risultati si vedono: in ambito di turismo siamo al 26.mo posto per competitività e al 101.mo per l’utilizzo dei canali web”.
Conclude il capogruppo: “L’auspicio è che Chiamparino, liberando risorse con la chiusura dell’Enit, riesca a domandare al Governo di ripartire le risorse risparmiate tra le varie regioni, in modo da implementare i bilanci regionali degli assessorati al Turismo che negli ultimi hanno subito inevitabilmente pesanti tagli per contenere la spesa. Si fa tanto parlare di spending review, peccato che la si scarichi puntualmente a livello locale senza mai toccare quell’universo di ‘paracaduti politici’ che il Parlamento italiano è sempre stato generoso nel creare”.