BILANCIO, VIGNALE: IL CENTROSINISTRA DAL 2017 PREPARA UN’ALTRA ONDATA DI TASSE PER I PIEMONTESI

“Prepariamoci ad una nuova ondata di nuove tasse versione governo Monti. Dal 2017 il centrosinistra e la Giunta Chiamparino infatti preparano un altro salasso da scaricare sulle spalle, ma soprattutto sui portafogli dei piemontesi”. A lanciare la denuncia il consigliere regionale di Forza Italia Gianluca Vignale dopo la I Commissione di questa mattina dove la Giunta piemontese ha presentato alcune nuove tabelle sui conti e sull’efficientamento da qui al 2044.
Continua l’azzurro: “L’hanno già scritto nero su bianco nei documenti ufficiali, basta leggere le tabelle distribuite quest’oggi in Commissione. Contando i soldi che dovranno essere reperiti per coprire il costo delle delibere 41 e 42, per intenderci quelle che prevedono rispettivamente lo spalmamento del debito in 7 anni e dell’indebitamento complessivo in 30, e il dimezzamento di cui godremo fino a fine 2016 del pagamento delle rate dei mutui (più di 100 milioni di interessi annui non corrisposti allo Stato) la Regione dal 2017 dovrà liberare risorse – o più facilmente reperirle – per più di 200 milioni di euro. Una cifra mostruosa che sicuramente non sarà coperta dalle previste nuove voci d’entrata (alienazioni del patrimonio, bollo auto, canoni idrici etc.) pari a 122milioni di euro, le quali al massimo potranno diminuire causa nuovi tagli di trasferimenti statali cui Renzi ci ha abituato – e che quindi si tradurrà in un aumento considerevole della pressione fiscale per tutte le famiglie piemontesi: l’imputato principale verosimile sarà un nuovo aumento dell’addizionale Irpef”.
Conclude Vignale: “D’altra parte proprio per quanto riguarda l’addizionale Irpef regionale la Giunta Chiamparino prevede nelle tabelle oggi illustrate un aumento delle entrate progressivo di 78 milioni per il 2015, 118 milioni per il 2016 e 130 milioni di euro per il 2017. Un incremento di entrate che francamente, per la sua consistenza, diventa difficile ipotizzare legata ad un miglioramento della congiuntura economica. Restano poi i dubbi su altre voci d’entrata: il primo riguarda le entrate dai canoni idrici che sono sub judice a causa di un ricorso in Corte Costituzionale. Il secondo elemento di perplessità è il calcolo di alcuni efficientamenti che in verità costituiscono un una tantum e che invece la Giunta di centrosinistra inserisce ogni anno come voce per far quadrare i conti: due tra i tanti esempi sono l’acquisto di arredi per il Palazzo della Regione e la riduzione dei costi per il personale. Peccato che su quest’ultimo punto il centrosinistra consideri solo il salto attivo dei pensionamenti e prepensionamenti interni e non il costo dei dipendenti che arriveranno dalle Province e che porterà ad un saldo negativo di -40milioni di euro. Insomma ai Piemontesi verrà presentato un conto salato che si aggirerà sui 200 milioni di euro nel 2017 e che si tradurrà inevitabilmente in tagli ai servizi e un aumento consistente della pressione fiscale. È veramente peculiare che per alleviare questi futuri interventi Chiamparino e il centrosinistra non prevedano alienazioni delle partecipate: preferiscono tassare invece che fare efficienza vera”.