“Un disegno di legge con molte enunciazioni, ma senza la copertura finanziaria necessaria a dare seguito concretamente a tutti gli interventi che prevede”: a parlare è la vicepresidente del Consiglio Regionale, Daniela Ruffino, a margine della Commissione Consiliare in cui si è discusso del Disegno di legge regionale n. 142 “Interventi di prevenzione e contrasto della violenza di genere e per il sostegno alle donne vittime di violenza ed ai loro figli”, presentato dalla Giunta il 9 luglio scorso.
“Quello della violenza sulle donne, ed in particolare della violenza domestica, è uno dei fenomeni più diffusi e preoccupanti, che porta con sé molta sofferenza e richiede, proprio per questo, non parole, ma molta concretezza – continua Ruffino – La concretezza, però, implica risorse reali per intervenire con servizi di sostegno, a cominciare dalle case rifugio e dai patrocini legali per le vittime di violenza. Il ddl inserisce, inoltre, percorsi di inserimento lavorativo per favorire il recupero dell’autonomia, anche economica, delle donne che, dopo il trauma della violenza, devono poter contare su strumenti concreti per andare avanti con la propria vita. Si parla anche di interventi di recupero rivolti agli autori stessi di violenza di genere, per limitare possibili recidive. Ciò su cui, però, il ddl investe poco sono proprio le risorse necessarie alla sua realizzazione. Le Risorse in attuazione della legge, ad oggi previste sono assolutamente non sufficienti a garantire la piena attuazione di tutti gli interventi previsti, con alche il concreto rischio di creare false aspettative. Risorse necessarie per fronteggiare un fenomeno drammatico, trasversale ad età e fasce sociali, e il più delle volte taciuto”.