URBANISTICA, GRAGLIA: RIMANE IRRISOLTO IL PASTICCIO DEL CONTEGGIO DEL NUMERO DI PIANI DEGLI EDIFICI

Molti tecnici ed amministratori lamentano il pasticcio della modifica introdotta all’articolo 15 del Regolamento edilizio tipo, ma la Giunta regionale dice che tutto va bene. La questione è stata posta all’attenzione della Regione da una interrogazione del consigliere regionale Franco Graglia che ha chiesto un intervento che faccia chiarezza su come debba essere applicata la norma. Al primo comma – della disposizione sopraccitata- infatti si prescrive che per determinare il numero dei piani di un edificio debbano essere conteggiati tutti i livelli abitabili compreso quello del sottotetto. Il comma due bis prevede invece che non debba essere conteggiato il piano delimitano dalle falde: ossia quello sottotetto.

Il pasticcio è stato determinato dalla volontà di PD e M5S di imporre che i sottotetti nella quota superiore ad 1,80 metri di altezza siano abitabili anche se privi delle caratteristiche per l’abitabilità. Questa innovazione di cui si sarebbe fatto volentieri a meno, rischiava di stravolgere tutte le norme dei PRGC che dettano altezze e numeri di piani in materia coordinata. “In sede di esame – precisa Graglia – abbiamo preteso che ci fossero correttivi per evitare che tutti i comuni dovessero fare varianti”.

Di qui la proposta di escludere dal conteggio il piano delimitato dalle falde. Chi l’ha scritta si è però dimenticato di coordinare la norma che così contiene una palese contraddizione. “Peraltro- aggiunge Graglia – nella sua risposta l’assessore ha dimenticato la questione delle altezze: non basta dire che non si conta il piano sottotetto; occorre anche dire che non si deve conteggiare la relativa altezza, altrimenti si è risolto solo uno dei parametri. Ancora una volta si è complicata la vita dei sindaci e dei funzionari che devono gestire una normativa già complessa come quella urbanistica, e, pur di non ammettere un errore, si lascia che i comuni si arrangino a gestire un problema inventato di cui si sarebbe fatto volentieri a meno”.