DDL VIOLENZA DONNE: UNA CIRINNA’ IN SALSA PIEMONTESE

“Deve essere chiaro: oggi il centrosinistra racconterà di aver approvato un DDL contro la violenza sulle donne. In verità – a beneficio della verità storica – la Giunta Chiamparino ha licenziato esclusivamente un ordine del giorno che scimmiotta, in peggio, il DDL Cirinnà per dare supporto al Governo nazionale, senza peraltro garantire le adeguate coperture finanziarie per offrire reali garanzie alle donne vittime di violenza”. A sostenerlo è il Gruppo di Forza Italia in Regione Piemonte a seguito dell’approvazione della legge approvata in Consiglio regionale.

“Questo testo di legge, più che affrontare di petto e concretamente il problema serio della violenza sulle donne, si concentra inutilmente su temi quali l’approccio gender o l’orientamento sessuale, che nulla o poco hanno a che fare con questo drammatico tema”.

“Appare poi altrettanto fuori luogo l’introduzione nel concetto di violenza assistita delle categorie di violenza psicologica, verbale ed economica: tre concetti che non trovano precedente legislativo e che, soprattutto, rischiano di moltiplicare i casi di allontanamento dei minori da entrambi i genitori anche per casi risibili”.

E’ alquanto grave – continuano i consiglieri di Forza Italia – che gli elementi di novità della legge, ossia i tutoraggi, gli inserimenti lavorativi, le borse lavoro, il Codice Rosa non abbiano alcuna adeguata copertura finanziaria. Così facendo si alimentano soltanto false aspettative ed il risultato sarà che molte vittime saranno costrette a tornare a casa, nel luogo dove hanno subito violenze continuando, con alta probabilità, a risubirle. Ad oggi la legge prevede uno stanziamento di 500mila euro, peccato che per dare attuazione a tutto quanto previsto in essa servirebbero almeno 6milioni di euro”.

“Diamo atto infine – conclude il Gruppo di Forza Italia – che non esiste più un’area popolare all’interno del centrosinistra piemontese. Non esiste nella Giunta Chiamparino alcun singulto moderato figlio dei valori tradizionali, ormai è avvenuta l’assimilazione totale della maggioranza al pensiero unico laico/laicista e nichilista che tanti danni sta producendo sulle tematiche della famiglia in Italia”.