PSICHIATRIA VIGNALE (FI): BORGO D’ALE DIMOSTRA FALLIMENTO CONTROLLI ASL

“Cosa deve accadere all’interno delle strutture psichiatriche perché le Asl interrompano l’accreditamento dei pazienti?” se lo chiede il consigliere regionale Gian Luca Vignale, durante le comunicazioni in Consiglio Regionale dell’assessore Saitta sulla casa di riposo a Borgo d’Ale, oggetto di un’operazione della polizia a Borgo d’Ale, coordinata dal sostituto procuratore Davide Pretti, che ha portato all’arresto di diciotto dipendenti con l’accusa di maltrattamenti di anziani e disabili.

“Come noto– dichiara Vignale – la commissione di vigilanza dell’Asl, aveva rivelato già l’anno scorso gravi problemi strutturali all’interno della casa di cura. Purtroppo i rilievi formali non hanno generato fatti concreti e un anno dopo la struttura era ancora aperta. Non solo. La stessa Commissione avrebbe ricevuto denuncie da parte dei famigliari dei pazienti di maltrattanti. Atti trasmessi alla Procura della Repubblica, e che hanno portato poi ai ben noti arresti, ma che di nuovo non hanno prodotto alcuna azione da parte delle Asl”.

“Di fronte alla cronistoria di questa struttura e dell’attività di vigilanza effettuata – spiega Vignale – è lampante il fallimento del sistema di accreditamento e controllo della Regione, che dovrebbe garantire qualità di servizio ma che nella realtà permette che vi siano i casi di Borgo d’Ale. È infatti evidente che Commissioni di vigilanza il cui unico compito è effettuare rilievi formali che non si concretizzano in atti a nulla servono”.

“Per evitare che non vi siano più Borgo d’Ale in Piemonte – spiega – , è necessario centralizzare il sistema dei controlli e istituzionalizzare, come chiediamo da tempo, le associazioni dei famigliari dei pazienti permettendo loro di effettuare controlli e verifiche all’interno delle strutture psichiatriche. Finché non si crea una Commissione di vigilanza regionale, al di sopra dell’Asl, che coinvolga anche chi è direttamente interessato dal benessere degli utenti delle case di cura, ogni controllo finirà in un nulla di fatto e le strutture potranno continuare ad operare a porte chiuse in totale autonomia e libertà”.