TUNNEL DI TENDA, GRAGLIA: APPROVATA LA MIA PROPOSTA DI RICONOSCERE LO STATO D’EMERGENZA E FONDI AGGIUNTI PER LE IMPRESE COMMERCIALI E TURISTICHE OPERANTI NELLA ZONA CANTIERI‏

“Raccogliendo le preoccupazioni dei commercianti e degli operatori di Limone Piemonte, per le conseguenze della chiusura del Tunnel del Tenda, sono riuscito ad ottenere dalla Giunta un impegno e un gesto di attenzione nei confronti del nostro territorio”. A sostenerlo il vicecapogruppo di Forza Italia in Regione Piemonte Franco Graglia.

“Le imprese commerciali e turistiche operanti nella zona dei cantieri, destinati alla realizzazione dei by-pass tra la vecchia galleria e il nuovo tunnel del Tenda, potranno vedersi riconoscere, laddove esistano le condizioni di legge, lo ‘Stato d’emergenza’ consentendo loro l’accesso al Fondo regionale per lo sviluppo e riqualificazione delle piccole imprese a parziale indennizzo dei danni subiti a seguito dei lavori. Inoltre verranno anche implementate le risorse del Fondo stesso durante le prossime modifiche del Bilancio regionale” ad annunciarlo Franco Graglia primo firmatario dell’ordine del giorno che ha previsto questi regimi di favore per gli operatori coinvolti nei lavori che coinvolgeranno il Tunnel del Tenda.

Spiega l’azzurro: “La chiusura del Colle del Tenda, sebbene alternata a giorni di apertura, è chiaro che costituirebbe un duro colpo per l’economia della vallata già duramente provata dall’assenza di neve durante la stazione invernale, in particolare per quanto riguarda il comprensorio sciistico di Limone Piemonte. La mia proposta ha il merito di raccogliere la forte preoccupazione espressa dai commercianti e operatori della zona e confido di evitare ritardi nell’accesso al Fondo per chi voglia fare richiesta”.

Conclude Graglia: “Negli anni abbiamo capito che i Fondi per affrontare le emergenze sono utili solo se immediatamente disponibili per prevenire che i negozi e le imprese vadano in sofferenza finanziaria. Il mio ordine del giorno va proprio in questa direzione, anticipando i tempi e togliendo alibi alla burocrazia regionale”.