Tra Torino e Novara per il PD due pesi e due misure sulla priorità data alle Città della Salute
“La risposta fornita dall’assessore alla Sanità Antonio Saitta alla mia sollecitazione di dare una accelerata alla realizzazione della Città della Salute di Novara mi pare chiara. Come da lui affermato ‘il nuovo codice sugli Appalti toglie il carattere d’urgenza alle alienazioni’. E’ evidente che la Giunta Chiamparino non ha alcuna intenzione di realizzare l’opera in tempi brevi, anzi le sue azioni tenderanno a dilatare i tempi all’infinito”. A dichiararlo il consigliere regionale di Forza Italia, Diego Sozzani, che ha discusso oggi un question time in merito.
“Dalla vendita del patrimonio dell’Aso di Novara – spiega l’azzurro – la Regione avrebbe recuperato circa 105 milioni di euro sui 330 necessari per la realizzazione dell’opera. Nonostante l’assessore dica che le procedure stanno andando avanti – con un tavolo romano in corso anche oggi – la sensazione è che tutto sia fermo e che il centrosinistra giochi su più tavoli per non assumersi la responsabilità di dire ai novaresi che l’opera non si fa”.
Conclude Sozzani: “Avevamo suggerito di procedere con un project financing per reperire le risorse e velocizzare l’avvio dei lavori. Saitta però non accetta consigli, continua ad arroccarsi sui tecnicismi per non dire che l’opera non solo non è prioritaria ma neppure in agenda. Una situazione paradossale pensando che il Partito Democratico a Torino attaccava in campagna elettorale l’Appendino di non considerare prioritaria la nuova Cittadella della Salute sabauda”.