“Il trannello della riorganizzazione regionale, che se approvato farà aumentare il numero dei dirigenti e strutture e dei relativi costi, della giunta Chiamparino non è piaciuto nemmeno alle organizzazioni sindacali, che oggi hanno chiarito che se non vi sarà un passo indietro ci sarà un “conflitto senza precedenti” con l’amministrazione”, lo dichiarano Gian Luca Vignale, assessore regionale al personale nella precedente legislatura ed il suo collega di gruppo, Massimo Berutti, al termine dell’ incontro tra rappresentanze R.S.U. della Regione Piemonte e delle Organizzazioni sindacali in merito alle modifiche alla legge regionale 23/2008 proposte dalla Giunta regionale, avvenuto oggi pomeriggio in Commissione.
“Il testo presentato, e da noi già denunciato la scorsa settimana, dalla giunta Chiamparino – spiegano i consiglieri azzurri – altro non è che un irrituale quanto maldestro tentativo di ampliare e complicare la macchina amministrativa regionale con un aumento di costi oggi non accettabile per il nostro Ente. Tanto che le stesse organizzazioni sindacali hanno chiesto all’unanimità lo stralcio di tutte le proposte avanzate dalla giunta”.
“Oggi il (non)assessore Ferraris ha assistito – concludono Vignale e Berutti -, come oramai sua consuetudine, in totale silenzio alle richieste avanzate da rappresentanze sindacali e consiglieri regionali. Dopo due anni di latitanza e totale silenzio, ci domandiamo per quale motivo i piemontesi debbano pagare lo stipendio ad un non assessore. Crediamo che, a questo punto, l’unico vero atto di responsabilità verso la Regione da parte di Ferraris sia la presentazione delle sue dimissioni”.