GRANDE DISTRIBURZIONE, RUFFINO: “IL COMMERCIO TRADIZIONALE RISCHIA DI MORIRE. LA REGIONE INTERVENGA A TUTELA DELL’ECONOMIA PIEMONTESE”

“Il commercio tradizionale, la qualità dei prodotti e il rapporto di fiducia tra negoziante e cliente fanno parte della storia e della cultura del Piemonte. Non si tratta di fermare il cambiamento e l’innovazione nell’economia, ma la grande distribuzione – peraltro già molto presente nei comuni piemontesi – non può ulteriormente estendersi nel nostro territorio: il rischio nel lungo periodo è di favorire la crisi economica soffocando le attività commerciali”.
Ne è convinta la vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte, Daniela Ruffino (FI), che rivolge il proprio appello sulla delicata questione al presidente del Piemonte Sergio Chiamparino, alla Giunta e all’Assemblea regionale.
“Il proliferare di strutture di grande e media superficie di vendita contrasta con i bandi sulla desertificazione commerciale della regione e il miraggio di nuovi posti di lavoro rimane tale poiché quelli nuovi non assorbono quelli persi dalle famiglie che gestiscono i negozi di prossimità. E gli oneri ed extraoneri che spettano ai Comuni sono inoltre un prezzo alla lunga troppo caro da scontare “, aggiunge Ruffino.
Secondo la vicepresidente dell’Assemblea piemontese “Ci sono già troppe strutture e la concorrenza tra centri commerciali è grande”.
“Se si considerano le implicazioni della direttiva Bolkestein, la responsabilità dei Comuni nell’individuazione delle zone di insediamento commerciale, e l’unica modalità correttiva della vigente programmazione regionale (ovvero la strada della tutela dell’ambiente urbano, intesa come politica volta ad evitare la desertificazione dei centri), – conclude Ruffino – ben si comprende come il problema sia serio e non si possa più ignorare”.