ASSEGNI STUDIO, VIGNALE: PER GARANTIRE IL DIRITTO ALLO STUDIO MANCANO 4,5 MILIONI DI EURO. PENALIZZATE OLTRE 8 MILA FAMIGLIE PIEMONTESI

“I dati smascherano la giunta Chiamparino: oltre otto mila famiglie piemontesi si vedranno ledere il diritto alla scuola e alla libera scelta educativa” lo dichiara il consigliere regionale di Forza Italia, Gian Luca Vignale che aggiunge “purtroppo la peggiore delle nostre previsioni si è avverata: questa amministrazione non ha stanziato nel 2016 nemmeno un euro per gli studenti piemontesi, con l’unico risultato che migliaia di famiglie si vedono negare i loro diritti fondamentali”.

Su richiesta del consigliere Vignale sono state infatti eseguite le simulazioni sul numero dei beneficiari e dei contributi degli assegni di studio al 28/09/2016. Secondo i dati, forniti dal CSI, in Piemonte sono state presentate 26.900 domande per un importo complessivo di 17.256.093 euro. “Poiché la giunta – tuona Vignale – ha stanziato poco più di 12 milioni in Piemonte ne mancano ben oltre 4 milioni per garantire il diritto alla libera scelta educativa a tutti i piemontesi”.

Sarebbero 5667 le richieste per gli assegni di studio per iscrizione e frequenza, per un importo complessivo totale di 7.335.627 euro e per un valore medio di 1.294,45 euro. Sono invece 30.267 le richieste di assegno di studio per spese di libri di testo, attività integrative previste dai piani dell’offerta formativa, trasporti per un importo complessivo di 9.286.197 euro ed un valore medio 306,81 euro.

“Utilizzando il valore medio di ciascun assegno – aggiunge Vignale – si può stimare che ben 1200 domande di assegni di studio per iscrizione e frequenza non verranno soddisfatte e oltre 7343 richieste per contributi alle spese di libri di testo, attività integrative e trasporti rimarranno inevase. Questo significa che oltre 8500 famiglie hanno iscritto i loro figli nella scuola preferita ma non avranno un euro dalla Regione”.

Vignale rileva come per gli assegni di studio dell’anno scolastico 2012-13 furono stanziati più di 14,5 milioni di euro e per gli assegni di studio dell’anno successivo furono stanziati 11 milioni di euro. “ Mentre – accusa il consigliere – per il pagamento di due annualità il centro sinistra ha stanziato solo 12 milioni di euro per due annualità, peraltro derivanti dagli avanzi di gestione degli anni precedenti”.

“ Nel Bilancio del 2016 la giunta Chiamparino e il centrosinistra non hanno stanziato un solo euro per il diritto allo studio. E’ quindi evidente – conclude Vignale – che si tratta di una precisa scelta politica. Se infatti questa amministrazione, dopo i vari corsi e ricorsi, avesse stanziato le risorse adeguate ora non ci troveremmo in questa assurda e nefasta situazione. Bisogna agire ed intervenire subito: non si può negare un diritto fondamentale, come quello della libera scelta educativa, a causa dell’ideologia di un assessore o dell’incapacità di questa giunta”.