VIGNALE: SERVE UN’INTERROGAZIONE PER GARANTIRE I SERVIZI DEL DIPARTAMENTO DI SALUTE MENTALE DELL’ASLTO2?

“Mai interrogazione consigliare fu più utile: poche ore dopo la presentazione dell’interrogazione a mia firma, la riunione indetta dal direttore del Dipartimento di Salute mentale dell’ASLTO2 per il 29 novembre alle 14, causando la chiusura ei centri di salute mentale, del Day Hospital e dei centri diurni dell’Asl To2, è stata spostata alle ore 16 senza prevedere la chiusura di alcun servizio” lo dichiara Gian Luca Vignale, consigliere regionale di Forza Italia, che sul tema ieri ha protocollato un’interrogazione urgente, discussa oggi in Consiglio Regionale.
Vignale fa riferimento alla riunione convocata il 20 Ottobre scorso dal Dipartimento di Salute mentale dell’ASLTO2, ove si richiedeva la presenza di tutto il personale (medici, psicologi, assistenti sociali, infermieri, amministrativi e operatori delle cooperative sociali) ed avente all’ordine del giorno il passaggio delle consegne del direttore che il 31 Dicembre 2016 andrà in pensione.
La presenza degli operatori, determinava, come scritto sulla stessa convocazione la “chiusura dei Centri di Salute Mentale, Day Hospital e dei Centri Diurni”.
“Per evitare l’assurda scelta di bloccare tutti i servizi del Dipartimento di Salute Mentale – aggiunge Vignale – e per permettere al personale assistere al passaggio delle consegne del direttore, ieri abbiamo presentato un’interrogazione urgente con la quale domandavano all’assessore se non ritenesse opportuno sconvocare l’incontro del 29 garantendo il regolare servizio del Dipartimento”.
Oggi il Direttore del Dipartimento ha comunicato che, “in seguito alle disposizioni da parte della Direzione Generale e […] diversamente da quanto da me indicato nella precedente lettera […] dovrà essere garantita l’apertura al pubblico [dei servizi] secondo i normali orari di attività”.
“ Siamo lieti di aver evitato un disservizio a decine di pazienti psichiatrici, ma ci domandiamo – conclude – per una scelta di buon senso avvenuta dopo un mese dalla prima comunicazione di blocco dei servizi era necessaria un’interrogazione?”