ASSEGNI STUDIO, VIGNALE: 6.500 FAMIGLIE PIEMONTESI SENZA ASSEGNO DI STUDIO. DUE MILIONI DI EURO TAGLIATI ALLE SCUOLE PARITARIE. TORNA LA PREGIUDIZIALE ANTI SCUOLE LIBERE IN REGIONE PIEMONTE. CHIAMPARINO E PENTENERO PEGGIO DELLA BRESSO

“Come avevamo facilmente previsto nel mese di aprile in Piemonte più di 6.500 famiglie piemontesi non otterranno alcun contributo previsto dalla legge regionale per le spese sostenute negli anni scolastici 2014/15 e 2015/16. A fronte di una legge regionale che prevede un contributo per le famiglie che abbiano un ISEE fino a 26.000 euro, le graduatorie appena pubblicate infatti evidenziano come ciò venga sistematicamente violato arrivando a finanziare le domande solo fino a 14.000 euro per gli assegni di iscrizione e frequenza e di 16.500 per gli assegni relativi ai trasporti, acquisto libri e attività integrative. Non si può accettare – dichiara Gian Luca Vignale – che la giunta regionale, nonostante il Consiglio regionale avesse stanziato a Bilancio una somma complessiva di 13.362.000 euro, ne abbia tagliato 2,3 milioni portandola a 11 milioni”.

Per Forza Italia è inoltre assolutamente ingiustificabile che tale taglio venga fatto pesare unicamente sulle famiglie i cui figli frequentano le scuole paritarie della nostra regione. Infatti a fronte di una dotazione finanziaria di 6,4 milioni (anche grazie ad un emendamento presentato dal Gruppo di Forza Italia di 500.000 euro e approvato nell’assestamento di Bilancio di dicembre) solo 4 milioni sono stati impegnati.

Spiega l’esponente regionale: “Neppure durante la Presidenza di Mercedes Bresso, notoriamente contrariarla alla libertà di scelta educativa, le famiglie delle scuole paritarie erano state così pesantemente danneggiate. E’ tornata la pregiudiziale ideologica contro le scuole libere del Piemonte”.

Conclude Vignale: “Presenteremo una mozione per chiedere che le scelte fatte dal Consiglio regionale vengano rispettate e quindi che i 2,3 milioni di euro tagliati nel bilancio del 2016 per sostenere gli assegni di istruzione e frequenza vengano stanziati nel bilancio preventivo del 2017 al fine di consentire che aumenti il numero di famiglie che potranno beneficiare del contributo dovuto”.