PULIZIA FIUMI, GRAGLIA E SOZZANI: RICHIESTA AUDIZIONE DELL’AIPO IN SEDE DI COMMISIONE REGIONALE

“Abbiamo presentato oggi richiesta ufficiale per una audizione dei tecnici dell’AIPO nelle Commissioni regionali competenti al riguardo del problema della pulizia degli alvei dei fiumi e dello stato generale dei corsi d’acqua in Piemonte. Quotidianamente registriamo segnalazioni di pericolosi accumuli di sedimenti, alberi e altri materiali che mettono a rischio la sicurezza dei nostri cittadini crediamo che sia indispensabile un confronto serio sull’argomento”. Ad annunciarlo il vice capogruppo di Forza Italia Franco Graglia e il consigliere regionale Diego Sozzani dopo che i tecnici di AIPO sono stati portati dall’assessore Balocco per rispondere ad una interrogazione in V Commissione.
I due azzurri spiegano: “Abbiamo registrato con sorpresa la presenza di AIPO in Commissione per rispondere in dieci minuti, senza possibilità di contradditorio, ad una interrogazione del M5S.La sorpresa è dovuta al fatto che in questi anni non sono mancate le occasioni affinché la maggioranza decidesse di convocarli per relazionarci sulla loro attività e sulle criticità presenti nel territorio. Confidiamo però che la disponibilità dimostrata oggi dall’AIPO venga utilizzata per realizzare in tempi brevi un’audizione che ci permetta di sollevare i problemi che dall’inizio del mandato sottoponiamo all’attenzione dell’assessore e dell’Aula: cioè che la pulizia dei fiumi è un elemento imprescindibile e che le regole al riguardo vanno cambiate”.
Concludono Graglia e Sozzani: “L’assessore Balocco e AIPO oggi hanno affermato che la pulizia dei fiumi non è elemento centrale nella messa in sicurezza dei corsi d’acqua per evitare i danni da alluvione. Hanno affermato che non c’è mercato per la ghiaia sedimentata, che i due bandi fino ad oggi attivati dalla Regione sono andati deserti e che non ci sono importanti sedimentazioni. Non siamo d’accordo su queste affermazioni: in primo luogo i bandi vanno deserti quando chi li redige non trova un punto di equilibrio tra l’interesse privato e quello pubblico tale da rendere minimamente appetibile il partecipare. Basta farsi un giro lungo i principali corsi d’acqua piemontesi per vedere quanti isolotti si sono formati in questi ultimi anni, molti superano l’altezza degli argini, di fatto aumentando il pericolo di tracimazioni e esondazioni. Ad oggi solo per il Tanaro c’è uno studio complessivo di un intero fiume; il Piemonte ha invece bisogno di un Piano per ogni bacino finendola con la vecchia prassi degli interventi spot, spesso attivati post eventi calamitosi. Confidiamo che l’audizione con AIPO possa essere utile per mettere ordine agli indirizzi della Regione Piemonte su questa materia”.