RIFIUTI, GRAGLIA: MODIFICATA LA RIFORMA DEL SERVIZIO RIFIUTI GRAZIE ALLA FERMA OPPOSIZIONE DI FORZA ITALIA. ORA RESTANO I DUBBI DI LEGITTIMITA’ COSTITUZIONALE NEL CREARE NUOVI CONSORZI

“La nostra ferma opposizione come Forza Italia all’approvazione del DDL sulla riforma del servizio rifiuti evidentemente sta producendo qualche risultato – dichiara il vice capogruppo di FI Franco Graglia -. Contestavamo l’esautoramento dei sindaci da ogni responsabilità gestionale, per attribuire tutte le funzioni alle province”.

La Giunta infatti ha sospeso la procedura di esame della riforma per avanzare una proposta tecnica che prevede un completo ribaltamento: si assegna ogni titolarità e competenza gestionale in capo ai Comuni ricorrendo allo strumento di consorzi partecipati pro quota appunto agli enti locali a livello provinciale.

Una scelta rispetto alla quale non vi è certezza che possa superare il vaglio di costituzionalità nel caso il Governo impugni la legge, una questione che vedrà il responso dell’Alta Corte entro i prossimi 60 giorni. Ciò in quanto esiste una legge che vieta di ricorrere a consorzi per la gestione delle funzioni fondamentali dei Comuni.

“Noi guardiamo alla sostanza e quindi siamo d’accordo su questa svolta della Giunta – aggiunge Graglia -. Però occorre agire in maniera responsabile. E’ del tutto inaccettabile la proposta avanzata nel momento in cui prevede che i consorzi esistenti e competenti alla scala sub-provinciale debbano essere unificati e ratificati dai Comuni entro 90 giorni”. Ciò sia per ragioni di merito: perché sono tempi strettissimi e quasi impossibili da rispettare data la complessità della materia. Ma soprattutto perché se poi la Consulta bocciasse la legge si sarebbe fatta una rivoluzione costosa e complessa per poi vederla azzerata. Un vero disastro.

“Per questo abbiamo chiesto – conclude Graglia – che la Regione non imponga l’obbligo di unificare i consorzi in attesa di vedere cosa succede. Anche perché i consorzi ad esempio della Granda sono sani economicamente e gestiscono il servizio in maniera adeguata. Non siamo d’accordo che si sconvolga il sistema esistente. Lasciamo che siano i sindaci a decidere in merito”.