RISO, PICHETTO E SOZZANI: REGIONE IN CAMPO PER TUTELARE IL RISO PIEMONTESE, APPROVATO NOSTRO ORDIINE DEL GIORNO

“La Regione interverrà a livello ministeriale ed europeo per tutelare il riso piemontese in risposta all’invasione di prodotti risicoli proveniente da paesi extra UE”. Ad annunciarlo il capogruppo di Forza Italia in Regione Piemonte, Gilberto Pichetto, e il consigliere regionale Diego Sozzani a seguito dell’approvazione all’unanimità in Consiglio di un loro ordine del giorno.

L’ordine del giorno chiede di riconoscere fattivamente e sostenere la valorizzazione del riso piemontese come un prodotto d’eccellenza della nostra regione e ad intervenire presso i Ministeri italiani per avanzare in Commissione Europea la richiesta per la rimozione degli ostacoli che impediscono l’applicazione della clausola di salvaguardia nei confronti delle importazioni dai Paesi Extra Ue.

Spiegano i due esponenti regionali: “Il Piemonte rappresenta il 50% della superficie risicola coltivata in Italia e un fatturato di 1,5 miliardi di euro. È evidente come sia necessario che la Regione si attivi per arginare la concorrenza sleale che i nostri produttori hanno subito negli ultimi anni quando Paesi come il Vietnam, la Cambogia, l’India, il Pakistan hanno iniziato ad esportare massicciamente in Europa e Italia il proprio riso. Parliamo di concorrenza sleale perché è evidente che le regole alle quali sono sottoposti i nostri risicoltori sia in termini di tutele dei diritti sociali dei lavoratori, sia sulla salubrità dei prodotti (divieto di utilizzo di determinati pesticidi) sono ben più stringenti in Europa di quelle applicate nei Paesi dei nuovi produttori. I prezzi applicati a questo punto variano è chiaro, mettendo seriamente a rischio il riso italiano. Questo ordine del giorno impegna la Giunta regionale a sollecitare il Governo sul tema, invitandola a dettare i tempi per avviare nuove politiche nazionali ed europee a tutela di questo comparto”.

Concludono Pichetto e Sozzani: “Confidiamo che sia centrale, oltre decretare lo stato di crisi del settore, che la Regione Piemonte pretenda dal Governo che si rivedano le norme comunitarie che regolano i dazi per difendere le produzioni piemontesi in particolare le regole EBA. È indispensabile cioè domandare che venga garantita la reciprocità di condizioni a garanzia dei produttori italiani”.