“Il vicepresidente della Regione Aldo Reschigna ha relazionato in aula in merito ai fondi riservati al comparto neve cuneese a seguito della mia richiesta durante l’ultimo Consiglio Regionale. Era un atto dovuto a seguito delle anticipazioni date la scorsa settimana dal Presidente Chiamparino a Cuneo. Resta la positività di fondi che arrivano nel Cuneese anche per rispondere alla mozione che avevo presentato in fase di discussione del Bilancio e che era stata adottata all’unanimità. Nelle parole del vicepresidente però si riscontrano alcune possibili contraddizioni”. Ad affermarlo il vice capogruppo di Forza Italia in Regione Piemonte, Franco Graglia.
Se infatti il vicepresidente della Regione conferma l’attenzione per gli impianti sciistici piemontesi e in particolare quelli Cuneesi, é anche vero che é stato chiarito come non vi siano certezze su che cosa verrà finanziato. Reschigna ha affermato infatti: “Ad oggi nessuno sa chi verrà finanziato perché nel recente incontro che si é svolto a Cuneo un paio di settimane fa, é stata proposta una metodologia che partirà da settembre, dove ci sarà un confronto a tre tra la Direzione Turismo e Sport della Regione Piemonte, Finpiemonte e la Provincia di Cuneo”. Solo allora insomma si conosceranno quali saranno gli interventi considerati prioritari e l’ammontare dei singoli stanziamenti. Peraltro dopo le proteste giunte da più consiglieri regionali che hanno accusato Cuneo di fare l’asso pigliatutto é avvenuta una parziale possibile retromarcia che ha portato il rappresentante della Giunta a chiarire: “tutto il Piemonte é coinvolgibile nell’utilizzo di queste risorse” e che “dei 23milioni (derivanti da economie p revoche di finanziamenti concessi) stanziati complessivamente, attraverso accordi di programma, non un euro sarà destinato a ripianare perdite o sottoscrizioni di quote di capitale”.
Conclude Graglia: “Questi nuovi elementi vanno valutati perché a settembre tutto potrebbe tornare in gioco. Lavorerò perché le risorse annunciate per la nostra Provincia non subiscano riduzioni, ma soprattutto se possibile vengano implementate visto che il tavolo con l’assessore Parigi prevedeva un intervento regionale attorno ai 35 milioni di euro”.