SANITA’, RUFFINO: L’INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DEGLI INFERMIERI CONFERMANO QUANTO DENUNCIATO IERI. OFTALMICO E’ UNA SCATOLA SVUOTATA DALLA RIFORMA SAITTA

“Anche oggi in Consiglio regionale l’assessore alla sanità ci ha tenuto a strombazzare l’annuncio avvenuto ieri in IV Commissione dell’ormai prossimo spezzatino dell’Oftalmico con annesse residuali assunzioni. Peccato che appena pochi minuti prima, durante l’audizione del personale infermieristico Nursind, se Saitta avesse partecipato avrebbe compreso come il suo annuncio sia privo di qualsiasi sostanza, visto che di fatto ha distrutto l’Oftalmologia in Piemonte”. A sostenerlo il vicepresidente del Consiglio regionale Daniela Ruffino.

Aggiunge la consigliera di Forza Italia: “L’immagine della sanità piemontese e in particolare dell’Oftalmologia fornita dagli operatori che lavorano sul campo non é dissimile a quella che abbiamo denunciato ieri a margine dell’annuncio effettuato da Zanetta sull’inizio del trasloco da via Juvurra. Il sistema sanitario piemontese sta trasferendo una scatola svuotata dalle decisioni assunte con la riforma sanitaria voluta dal centrosinistra”.

Durante l’incontro avvenuto oggi é emersa infatti in tutta la gravità la situazione in cui versa la sanità piemontese. Tutti i rappresentanti dei lavoratori hanno espresso come l’assessore non abbia mai voluto aprirsi ad una discussione e un confronto franco e sereno. E questo nonostante palesi criticità che rendono quasi impossibile lavorare: una età media degli infermieri che si attesta tra i 40 e i 50 anni; difformità e criteri disomogenei nel calcolo dei fabbisogni del personale per ogni azienda sanitaria; un piano emergenza mai costruito; un piano di riorganizzazione del personale mai condiviso con le organizzazioni sindacali; mancato contenimento dei flussi in uscita dei migliori infermieri e medici presenti nei nostri nosocomi.

Conclude Ruffino: “Insomma l’immagine che é uscita dall’incontro con il personale dimostra che Saitta vive una sanità che non esiste in Piemonte. L’Oftalmico é l’elemento più palese del fallimento della spinta riformistica del centrosinistra: gli infermieri così come i medici scappano da via Juvarra di fronte all’assenza di comunicazioni sul futuro della struttura. Lo sblocco del turnover é l’ennesimo bluff: secondo le stime di Nursind il rapporto infermiere paziente resterà pericolosamente alto. Presenterò un ordine del giorno legato all’assestamento per tentare di invitare il Consiglio regionale di fermare una riorganizzazione che ha portato solo disorientamento tra i pazienti, un peggioramento dei servizi, una fuga del personale migliore verso altri nosocomi o peggio fuori regione”.