Forza Italia : rilanciare l’aeroporto di Caselle per rilanciare l’economia torinese e il lavoro

“La nostra economia ha bisogno di un aeroporto che dia un contributo forte ai collegamenti commerciali e turistici di Torino e del Piemonte, capace di diventare ‘Hub di sviluppo’ per le nostre migliori aziende. Cosa che ad oggi Caselle non riesce ad essere come dimostrano i dati degli ultimi anni”. A dichiaralo Gilberto Pichetto, capogruppo in Regione Piemonte per Forza Italia, e il responsabile nazionale Trasporti, Mino Giachino durante una conferenza stampa , alla quale ha anche partecipato un osservatore dell’Unione Industriali, organizzata per denunciare l’assenza di una strategia forte per lo scalo torinese.

Forza Italia in particolare ha ricordato come Torino nel 2002 era 9a nella classifica degli aeroporti nazionali per passeggeri. Nel 2014 è al 14mo posto. Le varie gestioni in questi anni hanno magnificato le piccole crescite percentuali perdendo di vista il dato complessivo. Nei primi 10 anni del terzo millennio il sito sabaudo è cresciuto del 26% mentre gli aeroporti italiani hanno fatto registrare mediamente un +60%. Dagli aeroporti italiani ogni anno partono 144 milioni di passeggeri (2,5 volte gli ab del Paese) da Torino partono 3,5 milioni di passeggeri , il 70% dei piemontesi.

“Il 2014 – spiega Gilberto Pichetto – ha segnato la marginalizzazione degli aeroporti del Piemonte rispetto alle traiettorie dei grandi affari, della cultura e del turismo. Insomma i passeggeri saranno pure aumentati, ma l’incremento si registra verso aree a bassa produttività che non portano sviluppo e crescita per il nostro tessuto produttivo. Emblematica la perdita della tratta Torino-Berlino. Denunciamo quindi con forza la mancanza di un disegno complessivo sia da parte del Governo nazionale, che non ha inserito Torino tra gli scali strategici del Paese, sia del presidente Anci Piero Fassino e del presidente della Conferenza Stato-Regioni Sergio Chiamparino che non hanno saputo in alcun modo difendere il nostro territorio, ritagliando al capoluogo torinese e al suo aeroporto un ruolo strategico in Italia”.

“È una situazione vergognosa – commenta Mino Giachino –. Il centrosinistra sta gestendo al ribasso uno scalo storico per il nostro Paese. Inaugurato nel 1953, dall’aeroporto di Torino partì nel 1954 il primo volo della Compagnia Alitalia, un volo Torino- Roma. Da anni l’Aeroporto di Torino, a causa della miopie delle Giunte Comunali di sinistra, è stato gestito senza una adeguata visione strategica e il suo contributo alla economia torinese e piemontese è stato molto al di sotto delle sue potenzialità. Torino ha sempre avuto una sede operativa della Compagnia aerea nazionale che oggi sì è fatta scippare senza riuscire ad incidere a livello romano. Mentre il Governo Berlusconi finanziava e completava sia la linea 1 della Metro sia la linea Torino-Milano-Napoli-Salerno dell’AV; l’aeroporto e la Città di Torino stavano ferme sul collegamento della rete ad AV con il nostro aeroporto ”.

Da qui la proposta del centrodestra lanciata questa mattima: “Se si vuole ‘cambiare verso’ all’Aeroporto di Torino per dare un forte contributo al rilancio economico e turistico della nostra Citta’ occorre:

1) ottenere dal Governo l’inserimento di Torino tra i 12 aeroporti strategici del Paese;
2) definire un piano regionale dei trasporti dove il ruolo del nostro Aeroporto sia ben diverso da quanto previsto dall’ultimo Piano dei trasporti della Regione (Giunta Bresso);
3) concordare con i privati una gestione coordinata Torino-Malpensa-Napoli- Bologna che inserisca il nostro aeroporto in rotte nazionali e internazionali di maggiore interesse in modo da trarne importanti sinergie e ricadute.