SANITA’, PICHETTO E VIGNALE: LO STOP DELLA DELIBERA SUI SERVIZI PSICHIATRICI FIGLIA DELLA SUPPONENZA DEL CENTROSINISTRA

“Era necessario arrivare allo stop del Tar per comprendere che la delibera sui servizi psichiatrici, così com’era stata costruita, era irricevibile? Ma soprattutto era necessario costringere tutti, ma proprio tutti, gli attori istituzionali e privati a dover spendere migliaia di euro per portare in giudizio la Regione, invece di concertare un testo che potesse essere condiviso? Lo stop della delibera regionale sui servizi psichiatrici, decisa dal TAR, non è altro che il risultato della supponenza del centrosinistra e in particolare dell’assessore alla Sanità dimostrata sin dal primo giorno di insediamento quando si tratta di parlare di sanità”. A lanciare la denuncia il capogruppo di Forza Italia in Regione Piemonte Gilberto Pichetto e il consigliere regionale Gianluca Vignale.
Gli azzurri aggiungono: “Non si può dire che Forza Italia non avesse cercato di riportare alla realtà la Giunta Chiamparino, invitandola a tornare sui suoi passi. Siamo stati noi a chiedere e ottenere un Consiglio Straordinario sull’argomento. E’ nostra l’unica proposta alternativa a quella votata dal centrosinistra. Sono documentabili le numerose interrogazioni in Aula e in Commissione che abbiamo a più riprese discusso per riportare alla realtà l’assessore alla Sanità. Questo senso di responsabilità però non è bastato di fronte al muro sollevato da chi crede sempre e comunque di avere la verità in tasca. Un senso di onnipotenza e onniscienza patologico laddove ripetiamo hai tutti, e ripetiamo tutti, i soggetti pubblici e privati interessati dalla materia che presentano ricorso contro la tua decisione”.
Concludono Pichetto e Vignale: “Quello decretato dal TAR è un pesante stop per la Giunta di centrosinistra. Sicuramente dovremo attendere il 13 gennaio per comprendere la decisione di merito, ma la scelta di sospendere la delibera da parte dei giudici amministrativi pare tanto già una sentenza. D’altra parte non poteva che essere così quando snaturi nel profondo quella che dovrebbe essere la mission dei servizi psichiatrici, così come disegnati ancora dalla Legge Basaglia. Trasformare i pazienti in assistiti e la cura in assistenza è la politica dell’assurdo. E solo chi da mesi si arrocca nel palazzo e parte dal presupposto del pensiero unico poteva immaginare un esito diverso per questi ricorsi. Già dalla prossima settimana lavoreremo di nuovo per costruire una serie di emendamenti alla delibera sospesa dal Tribunale Amministrativo”.