FISCO, PORCHIETTO REPLICA A GRIMALDI: QUANDO SI PARLA DI RIMODULAZIONE IRAP SIGNIFICA SCORAGGIARE L’ESERCIZIO DI IMPRESA

“Deve essere chiaro qualsiasi rimodulazione dell’IRAP, in senso punitivo, significa assumersi la responsabilità di scoraggiare l’esercizio di impresa. Credo che proposte quale quella avanzata da Sel in Consiglio regionale non facciano bene nè al nostro tessuto produttivo nè a quello che dovrebbe guardare al nostro territorio come attrattivo per creare nuovo Pil e posti di lavoro”. Questa la replica della consigliera regionale di Forza Italia, Claudia Porchietto, già assessore al Lavoro nello scorso mandato elettorale per il centrodestra.

“Se si reputa che vi siano degli illeciti – continua l’esponente azzurra – è corretto da parte della Regione o chi ne viene a conoscenza di presentare denuncia nelle sedi competenti. Diverso è invece mettere all’indice una categoria di aziende, peraltro non sapendo neppure prendere la mira. Il consigliere Grimaldi infatti, per suffragare la sua proposta, parla di grandi aziende ma poi mira la rimodulazione dell’IRAP non solo su queste ma anche sulla media impresa. Quella categoria di aziende che fino ad oggi ha resistito sostenendo il reddito dei piemontesi e offrendo loro un lavoro”.

“Esiste ancora – conclude Porchietto – chi crede che senza aziende si possa fare lavoro. Trovo che questa presa di posizione sia antistorica e antieconomica. Chi oggi ostacola l’impresa, paventando nuove tasse in un Paese dove la tassazione reale sulle medesime sfiora il 70%, non mette in conto che da un colpo ferale anche alla forza lavoro e quindi al reddito dei cittadini. Mi ripeterò: laddove ci siano illeciti indaghino le autorità preposte, ma non si cerchi di penalizzare una intera categoria che svolge anche una funzione sociale indispensabile e ben più dignitosa di quella assistenziale amica di una certa sinistra locale e nazionale”.