ELEZIONI, PICHETTO E PORCHIETTO: L’OBBLIGO ALLA TRASPARENZA VALE SOLO PER GLI ALTRI

“I dubbi li avevamo già, oggi ne abbiamo avuto la conferma: l’obbligo alla trasparenza, il rispetto delle regole e il richiamo all’opportunità delle proprie azioni per il centrosinistra vale solo quando riguarda gli altri. Oggi la maggioranza ha confermato il suo concetto di democrazia sul trattamento del personale che si candida alle elezioni comunali: se infatti è in forza alla Giunta o all’ufficio di comunicazione del Presidente del Consiglio può lavorare, diversamente deve essere licenziato”. A lanciare la denuncia il presidente del Gruppo di Forza Italia Gilberto Pichetto e la consigliere regionale di Forza Italia, Claudia Porchietto, dopo aver chiesto al presidente del Consiglio regionale le ragioni per cui la Conferenza dei capigruppo ha bocciato la proposta di Forza Italia che chiedeva di allargare al personale degli uffici di comunicazione del Consiglio e della Giunta l’obbligo delle dimissioni, in caso di loro candidatura alle prossime elezioni amministrative, così come già avviene per i gruppi consiliari.

Spiegano i due esponenti regionali: “Ci troviamo di fronte ad una scelta inaccettabile che discrimina alcuni dipendenti rispetto ad altri. Un vero e proprio attacco all’eguaglianza di trattamento delle persone viene compiuto per palesi interessi partitici. E la faziosità della bocciatura da parte dei gruppi di maggioranza da Sel al PD è palese visto che ancora qualche settimana fa tutti i capigruppo, a parole, si erano espressi in favore della proposta di legge”.

Concludono Pichetto e Porchietto: “Deve essere chiaro ci sono esponenti delle segreterie degli assessori e della Presidenza del Consiglio regionale che si candideranno. Proprio per questa ragione il centrosinistra ha optato per l’inversione di rotta. D’altra parte che cosa aspettarsi da chi bluffa negli spot a sostegno del candidato a sindaco di Torino mettendo un proprio staffista e spacciandolo per un normale cittadino? Non si prova un minimo di vergogna a svilire in questo modo le Istituzioni? Piegare per i propri scopi le regole è il sintomo della supponenza e del delirio di onnipotenza che colpisce il centrosinistra dall’inizio di questo mandato: si tratta veramente di un brutto segnale per i piemontesi”.