“Il Piemonte ha davanti a sé una reale occasione per rafforzare il suo ruolo di regione alpina nei rapporti con l’UE e sfruttare al meglio le potenzialità della montagna per cogliere nuove occasioni di sviluppo. Serve però una strategia integrata e una maggiore coesione nella programmazione degli interventi e soprattutto di un approccio concreto dal basso verso l’altro” lo dichiara il consigliere regionale, assessore alla montagna nella scorsa legislatura, Gian Luca Vignale, durante il Consiglio straordinario aperto su Eusalp che si è tenuto questa mattina.
Il consigliere Vignale nel corso del suo intervento ha ricordato come nella scorsa legislatura, durante il suo mandato da assessore, la Regione aveva aderito alla Convenzione internazionale delle Alpi firmata a Grenoble, durante la quale per la prima volta è stato inserito nel documento di programmazione europea (DSU) la necessità di una “Strategia unitaria per la montagna”.
“Due anni fa a Grenoble – ha spiegato – la Regione ha posto le basi per realizzare una programmazione europea integrata che sappia mettere a sistema gli oltre 82,5 milioni di euro di risorse che ogni anno la montagna piemontese riceve, tra contributi regionali (15 milioni di euro) ed europei (67,5 milioni di euro). Nella nuova programmazione europea l’assessore Valmaggia e la giunta Chiamparino non devono fare altro che proseguire con l’opera avviata”
“ La montagna oggi – ha continuato il consigliere – non ha bisogno di ulteriori risorse ma di un buon, e soprattutto unitario, utilizzo dei tanti fondi che ogni anno ricadono sulle terre alpine e appenniniche piemontesi, declinandoli sulle specificità economiche, sociali e territoriali del Piemonte, e sviluppando un programma che punti a incoraggiare l’occupazione e lo sviluppo socio – economico , l’innovazione, l’istruzione, la sostenibilità ambientale”.
” La Regione – ha concluso Vignale –deve avere ben chiare le necessità delle realtà montane e gli obiettivi e le misure su cui puntare, prime tra tutte il consolidamento delle imprese oggi presenti, la promozione delle start up, lo sviluppo dei servizi e delle infrastrutture, l’incentivo alla banda larga ed infine la promozione di una gestione sostenibile dell’energia e delle risorse naturali attraverso impianti idroelettrici e a biomassa. Servono inoltre iniziative di defiscalizzazione per imprese e cittadini nei comuni montani. Con queste priorità si potranno garantire alla montagna piemontese crescita e occupazione e quindi aumento della popolazione residente”.